Videosorveglianza: integrazione e gestione di videocamere completamente differenti l'una dall'altra

Synology Surveillance Station: come il server NAS si trasforma in una piattaforma versatile, efficace e affidabile per la gestione di un sistema di videosorveglianza, semplice o più articolato.

Chi si occupa di videosorveglianza sa benissimo quanto sia complesso integrare tra loro differenti sistemi per l’acquisizione di filmati, in tempo reale, e soprattutto unire assieme i flussi video rendendoli accessibili da un unico pannello di amministrazione.

Un sistema di videosorveglianza è formato da diverse telecamere (TVCC, Closed Circuit Television) che trasmettono il segnale verso un preciso insieme di dispositivi di controllo (monitor, PC e/o videoregistratori).
Gli impianti di videosorveglianza possono essere impiegati per la tutela del patrimonio o comunque per finalità di sicurezza, sia in ambito pubblico che privato.

Gestire un sistema di videosorveglianza affidabile ed efficace nel tempo è una vera e propria sfida. Le aziende e le pubbliche amministrazioni si ritrovano spesso con decine di videocamere obsolete, che dopo un certo numero di anni non sono più supportate dai produttori e che sono di difficile – se non impossibile – integrazione con altri strumenti.
I costi, compresi quelli di manutenzione, tendono quindi a lievitare nettamente e ad un certo punto si manifesta l’esigenza di accantonare la vecchia soluzione di videosorveglianza per adottarne una nuova, affrontando nuove e importanti spese.

Synology Surveillance Station, la soluzione per integrare sistemi di videosorveglianza completamente differenti

Synology è conosciuta principalmente per i suoi completi e versatili server NAS. La principale prerogativa dei NAS Synology è però la possibilità di adattarne il funzionamento alle necessità più disparate: non più soltanto dispositivi di storage ma device che possono essere per esempio adoperati per allestire un vero e proprio sistema di videosorveglianza.
Noi abbiamo utilizzato il NAS Synology DS218play ma le stesse funzionalità sono presenti in tutti i dispositivi di nuova generazione.

Tra le tante applicazioni disponibili all’interno del Centro pacchetti Synology c’è anche Surveillance Station, capace di trasformare il server NAS (che può comunque continuare a rivestire il ruolo di dispositivo per il backup sicuro dei dati all’interno della rete locale) in un sistema di videosorveglianza adatto a proteggere uffici, abitazioni e altri ambienti.
Surveillance Station offre strumenti intelligenti per il monitoraggio e la gestione dei video, memorizzabili automaticamente sugli hard disk inseriti negli alloggiamenti che compongono il NAS.

Come abbiamo messo in evidenza nell’articolo Videosorveglianza IP in ufficio e a casa con i NAS Synology, i server NAS Synology con Surveillance Station sono in grado di riconoscere e gestire automaticamente migliaia di videocamere di differenti produttori (l’elenco completo è consultabile effettuando una ricerca in questa pagina).

Grazie anche al supporto ONVIF (organizzazione che si occupa di promuovere la compatibilità tra le apparecchiature impiegate nella videosorveglianza, basate sul protocollo di comunicazione IP), Surveillance Station garantisce piena compatibilità con circa 6.000 modelli di telecamere di 110 produttori differenti.

Una delle migliori caratteristica di Surveillance Station è la sua abilità nell’andare automaticamente alla ricerca delle videocamere collegate alla rete locale, sia in versione cablata che senza fili.


Avviando la ricerca in rete locale dalla scheda Telecamere supportate Synology, si possono cercare i dispositivi direttamente supportati mentre cliccando su Interfaccia generale (ONVIF) si possono aggiungere le videocamere compatibili ONVIF.


La forza di Surveillance Station è tutta qui: utilizzando una comoda interfaccia web (lo stesso pannello di amministrazione del server NAS Synology), è possibile porre l’uno accanto all’altro i flussi streaming delle telecamere utilizzate nell’ambito del proprio sistema di videosorveglianza. L’icona Veduta dal vivo consente di selezionare il layout del pannello web che visualizza contemporaneamente il segnale video proveniente da ciascuna videocamera.

Selezionando Telecamera IP si possono aggiungere nuove videocamere o gestire quelle già presenti (eventualmente raggruppandole); cliccando l’icona Registrazione si possono modificare le preferenze legate alla memorizzazione dei filmati in tempo reale.


Per impostazione predefinita, Surveillance Station salva le registrazioni video nella cartella surveillance del NAS. Il suo contenuto è accessibile dai dispositivi collegati alla rete locale (trattandosi di una normale cartella condivisa) ma quest’opzione può essere variata cliccando sul pulsante Modifica (casella Nascondere questa cartella condivisa in “La mia rete”).


Si può anche decidere il quantitativo di spazio che, al massimo, possono occupare le registrazioni video provenienti dalle varie telecamere configurate in Surveillance Station. Dalla scheda Avanzate, si può richiedere al NAS Synology di cancellare automaticamente le riprese più vecchie quando lo spazio cominciasse a scarseggiare.

Un caso di studio: il Comune di San Gimignano

Numerose aziende ed enti pubblici hanno cominciato a rivolgersi a Synology Surveillance Station comprendendo il valore della soluzione e i risparmi ottenibili.
Il Comune di San Gimignano, per esempio, ha deciso di abbracciare l’utilizzo di un server NAS Synology che ha permesso all’ente di integrare in un unico pannello di controllo 20 telecamere IP preesistenti, 10 telecamere analogiche e ulteriori 10 videocamere di nuovo acquisto.


L’amministrazione comunale ha deciso ovviamente di acquistare un NAS Synology di classe enterprise (un RS3614xs+) ma i professionisti, le PMI e le imprese di più grandi dimensioni possono orientarsi su prodotti decisamente più abbordabili in termini di prezzo.
Basti pensare che un NAS Synology DiskStation DS18play costa meno di 240 euro.
Davvero una spesa contenutissima se si pensa che un prodotto del genere può fungere anche da server di vario genere, essere utilizzato per effettuare download automatici, gestire il backup dei dati anche sul cloud e tra sedi distaccate, ricoprire le vesti di server VPN, essere utilizzato per la collaborazione in team e per migliorare la produttività oltre che per risolvere le problematiche legate alla videosorveglianza.

Grazie a Surveillance Station di Synology il Comune di San Gimignano riesce a gestire in autonomia il suo impianto TVCC e il lavoro degli operatori è diventato molto più semplice rispetto al passato.
L’amministrazione comunale ha inoltre acquistato tre VisualStation VS360HD, sempre di Synology, con le quali gli operatori possono facilmente gestire l’impianto ed effettuare il download delle registrazioni in caso di necessità. Per il reparto ICT i tempi di gestione del sistema di videosorveglianza si sono molto ridotti e tutte le configurazioni sono interamente gestibili in modalità remota.

Maggiori informazioni sull’approccio e sulla configurazione adottati a San Gimignano (Siena) sono reperibili a questo indirizzo.

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