Windows 11, possibili cali di performance con le unità SSD

Segnalati diversi casi di performance degradate con Windows 11, soprattutto con alcune unità SSD NVMe e in fase di scrittura.

Sono passati ormai due mesi da quando Windows 11 è stato rilasciato in versione finale. Durante questo periodo il più recente sistema operativo Microsoft ha dovuto fare i conti con alcuni problemi di performance, già risolti come quello che interessava le macchine basate su processori AMD Ryzen, e apparentemente ancora da sistemare come quelli che tanti utenti stanno segnalando.

Stando alle segnalazioni apparse sia su Reddit che sui forum di Microsoft, Windows 11 manifesterebbe importanti cali di prestazioni con le unità SSD, o almeno con alcuni modelli di dispositivi. Soprattutto gli SSD NVMe di Samsung.

Gli utenti hanno condiviso screenshot che mostrano i risultati dei benchmark effettuati con strumenti come CrystalDiskMark, Samsung Magician e così via. I dati sono eloquenti e sembrano confermare il comportamento anomalo di Windows 11 rispetto a Windows 11 in fase di scrittura dei dati random 4K.

Difficile che la funzione di sicurezza Virtualization Based Security (VBS) possa influenzare negativamente i test perché gli utenti hanno provveduto a disattivarla prima di eseguire le verifiche. Tuttavia la temporanea disattivazione dell’Isolamento core a livello di sistema operativo attivata sui sistemi che supportano la virtualizzazione ha permesso ad alcuni utenti di riguadagnare un po’ di performance.

L’aggiornamento KB5007262 rilasciato in anteprima sembra aver migliorato un po’ le prestazioni: in caso di evidenti cali di performance il consiglio è di provare a installarlo in attesa di una soluzione definitiva che verrà certamente distribuita attraverso Windows Update.

Unità come gli SSD Intel Optane sembrano non essere interessate dal problema.

Quanto alle tempistiche, la problematica relativa alle scarse performance di Windows 11 in fase di scrittura principalmente con i dispositivi SSD NVMe è “esplosa” solamente adesso ma le prime segnalazioni risalgono a tre mesi fa. Questo significherebbe che Microsoft non ha risolto il problema durante il rilascio delle versioni di anteprima di Windows 11 e la versione stabile del sistema avrebbe ereditato il bug in questione.

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