Pete Batard, sviluppatore dell’ormai celeberrimo software gratuito Rufus, punto di riferimento per la creazione di unità USB avviabili, ha da poco rilasciato la versione 4.9. La nuova release risolve una serie di bug emersi nelle scorse settimane, soprattutto riguardo alla gestione delle immagini ISO di Windows e al sistema di download integrato.
Due problemi principali hanno spinto Batard a intervenire con urgenza, tanto che il consiglio è quello di procedere immediatamente al download di Rufus 4.9, download che – come spieghiamo più avanti – deve questa volta essere necessariamente effettuato in modo manuale.
Rufus: download bloccati a causa di modifiche ai server GitHub
Rufus si appoggia a GitHub per ospitare e distribuire molti file fondamentali: dallo script che attiva il download delle immagini ISO di Windows, ai componenti necessari per aggiornamenti e funzioni interne. Negli ultimi tempi, però, alcune modifiche nelle configurazioni dei server GitHub hanno causato il blocco dei download automatici effettuati tramite Rufus o direttamente dal sito ufficiale.
Questo problema impediva agli utenti di scaricare le ISO più recenti di Windows o di usufruire di aggiornamenti e risorse, compromettendo l’esperienza e l’efficienza dello strumento.
Dal momento che Batard ha implementato una nuova ed efficace routine di aggiornamento all’interno di Rufus 4.9, per questa volta è indispensabile effettuare manualmente il download della nuova versione, facendo riferimento al sito ufficiale. E ciò che se si fosse attivato il meccanismo di aggiornamento automatico nelle precedenti release di Rufus.
Problemi con ISO di Windows non ufficiali e file WIM con un solo indice
Un altro aspetto critico riguardava la gestione delle immagini ISO di Windows non ufficiali, ovvero quelle immagini create o modificate da terzi e che contengono file WIM (Windows Imaging Format) con un singolo indice.
Pensiamo ad esempio alle versioni personalizzate (e leggere) di Windows 11 create con lo script PowerShell di Chris Titus: tale script permette di scegliere una specifica edizione del sistema operativo e creare un supporto d’installazione contenente solamente tale edizione. Questo significa che la ISO di Windows contiene in questo caso solo un indice, ovvero un’unica edizione del sistema operativo Microsoft (ad esempio, Windows 11 Pro).
Il comando seguente, dopo aver montato un file ISO, permette di verificare il contenuto in termini di “indici” presenti (ovvero di edizioni di Windows installabili):
dism /get-wiminfo /wimfile:E:\sources\install.wim
dism /get-wiminfo /wimfile:E:\sources\install.esd
Le immagini ISO di Windows 11 con un solo indice non facevano comparire la finestra di dialogo Esperienza utente Windows (WUE) in Rufus. Si tratta di una schermata di scelta che Rufus mostra per consentire all’utente di personalizzare l’installazione (ad esempio per disabilitare requisiti di TPM o bypassare l’obbligo di un account Microsoft).
La mancata presentazione della finestra di dialogo con alcune ISO limitava fortemente le possibilità di personalizzazione e automatizzazione durante la creazione dell’unità USB avviabile e il caricamento di Windows 11.
Ricordiamo anche il nostro super trucco per scaricare Windows 10 e Windows 11 con un solo comando: fa perno proprio sullo script Fido realizzato da Batard e integrato in Rufus.