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La competizione tra Google Gemini e ChatGPT sta trasformando l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale all’automazione quotidiana. Con un focus su assistenti virtuali sempre più sofisticati e interconnessi, queste due piattaforme rappresentano approcci strategici distinti per migliorare la gestione delle attività personali e professionali.
ChatGPT, sviluppato da OpenAI, ha conquistato una base di utenti significativa grazie alle sue automazioni per task personalizzabili. La funzione “tasks” consente di programmare e automatizzare compiti ricorrenti, come la creazione di piani di allenamento, riassunti di notizie o promemoria giornalieri. Un esempio pratico è la possibilità di ricevere un programma di esercizi su misura a un orario prestabilito. Tuttavia, il limite principale risiede nella chiusura dell’ecosistema: ChatGPT non può interagire con altre applicazioni o gestire le impostazioni del dispositivo, limitando il suo potenziale.
Gemini, al contrario, punta sull’integrazione dell’ecosistema Android per superare queste barriere. Pur non avendo ancora un sistema dedicato al task management completo, Gemini offre un’integrazione profonda con il sistema operativo mobile per eccellenza. Questo permette all’assistente di interagire con altre applicazioni, controllare impostazioni di sistema e gestire funzionalità avanzate come l’attivazione del 5G. Inoltre, Gemini promette di rivoluzionare il settore con automazioni contestuali, come promemoria basati sulla geolocalizzazione o l’invio programmato di email riepilogative.
Gemini e ChatGPT: due diversi approcci alla gestione dei task
Un altro punto di forza di Gemini è la sua integrazione con Google Home, che amplia le possibilità di automazione domestica. Attualmente, l’assistente consente di controllare luci e dispositivi smart, ma il potenziale futuro include la creazione di routine avanzate per la casa intelligente, come la regolazione automatica della temperatura o l’accensione programmata delle luci esterne. Questa sinergia con l’ecosistema di Google rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
Nonostante queste innovazioni, OpenAI non resta a guardare. La funzione “tasks” di ChatGPT è ancora nella sua fase iniziale e potrebbe evolversi rapidamente, magari attraverso collaborazioni strategiche che estendano le sue capacità di interazione con dispositivi e servizi esterni. La flessibilità di OpenAI nel migliorare le sue funzionalità potrebbe presto colmare il divario con Google.
Il confronto tra le due piattaforme evidenzia strategie diverse ma complementari. Mentre OpenAI si concentra sull’ottimizzazione delle capacità all’interno del proprio ecosistema, Google sfrutta la forza del suo vasto portafoglio di prodotti e servizi per offrire un’esperienza integrata. Questa competizione non solo accelera l’innovazione, ma offre agli utenti strumenti sempre più sofisticati e intuitivi.
La sfida dei due modelli rispetto alla gestione task nei prossimi mesi e anni si preannuncia interessante nonché potenzialmente ricca di futuri colpi di scena.