Alexa+, la rivoluzione AI di Amazon non è ancora perfetta: ecco i bug segnalati

Alexa+ porta l'intelligenza artificiale generativa nei dispositivi Amazon: più naturalezza e funzionalità, ma persistono bug e limiti di affidabilità.
Alexa+, la rivoluzione AI di Amazon non è ancora perfetta: ecco i bug segnalati

L’arrivo di Alexa+ segna un momento di svolta per il panorama domestico degli assistenti vocali, spingendo l’asticella dell’innovazione ancora più in alto grazie all’integrazione della intelligenza artificiale generativa. La nuova generazione dell’assistente targato Amazon, già disponibile per alcuni utenti americani, promette un’esperienza d’uso radicalmente trasformata: conversazioni più fluide, capacità di gestire task multistep e una naturalezza mai vista prima nel dialogo con i dispositivi smart. Tuttavia, questa evoluzione tecnologica porta con sé non solo entusiasmanti opportunità, ma anche criticità che non possono essere sottovalutate.

I pro di Alexa+

I primi feedback degli utenti iscritti al programma early-access confermano il salto qualitativo introdotto da Alexa+.

Come riporta in un’approfondita analisi Kevin Roose del New York Times, l’aggiornamento rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma rispetto alle versioni precedenti. Alexa+ abbandona infatti la tradizionale struttura basata su algoritmi deterministici per adottare un sistema complesso alimentato da oltre 70 modelli linguistici, che combinano tecnologie proprietarie e soluzioni sviluppate da partner esterni come Claude di Anthropic.

Questo mix permette di ampliare in modo significativo le possibilità di interazione: l’assistente non si limita più a rispondere a semplici domande, ma è in grado di gestire richieste articolate, mantenendo la continuità del dialogo e adattandosi al contesto in cui opera.

Tra le novità più apprezzate spiccano la prenotazione di ristoranti tramite semplici comandi vocali, la creazione di storie personalizzate per bambini e la capacità di affrontare task multistep come l’impostazione simultanea di più timer o la pianificazione di viaggi complessi. Una delle innovazioni più evidenti riguarda la conversazione continua: non è più necessario ripetere il comando di attivazione, rendendo l’interazione più naturale e meno frammentata.

Cosa ancora non funziona in Alexa+

Nonostante i progressi, la transizione verso la nuova piattaforma non è stata priva di ostacoli. Diversi utenti hanno segnalato bug e instabilità, con episodi di rallentamenti e una percezione di minore affidabilità rispetto alla versione precedente.

Anche funzioni considerate ormai basilari, come la gestione degli allarmi o la sintesi di documenti, hanno mostrato alcune criticità. Particolarmente problematiche sono risultate alcune raccomandazioni di prodotti, talvolta inappropriate o fuori contesto, a dimostrazione di quanto sia complesso armonizzare l’azione di diversi modelli linguistici all’interno di un unico ecosistema.

Amazon è consapevole delle difficoltà incontrate in questa fase di transizione. Daniel Rausch, vicepresidente responsabile del progetto, ha dichiarato che il lavoro di ottimizzazione è ancora in corso, con un focus particolare sulla capacità del sistema di selezionare il modello di intelligenza artificiale generativa più adatto per ogni richiesta.

Un altro aspetto su cui si sta intervenendo riguarda la sintesi delle risposte, per evitare che risultino eccessivamente lunghe e poco funzionali. Nei prossimi mesi, l’azienda prevede di introdurre nuove funzionalità, tra cui routine personalizzate basate sulla presenza dell’utente, per rendere l’esperienza ancora più immersiva e su misura.

Questa rivoluzione tecnologica implica anche un importante cambiamento culturale per gli utenti, che si trovano a dover modificare abitudini consolidate. La nuova modalità di interazione richiede un approccio più conversazionale e meno schematico, superando i limiti imposti dai comandi standardizzati della vecchia Alexa+.

Nonostante le potenzialità offerte dalla nuova piattaforma, una parte significativa degli utenti preferisce ancora affidarsi alla versione classica dell’assistente, in attesa che Alexa+ raggiunga il livello di stabilità e affidabilità necessario per un utilizzo quotidiano senza intoppi.

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