Allarme Iban swap: una nuova minaccia per il tuo conto corrente

In cosa consistono i temibili attacchi Iban swap e come evitare infezioni e situazioni potenzialmente disastrose?

Il numero di minacce informatiche cresce costantemente e, per i comuni utenti, vi è sempre un nuovo pericolo dietro l’angolo.

L’ultimo di questa lunghissima lista è il temutissimo Iban swap, una nuova e raffinata tecnica sfruttata dai cybercriminali per svuotare i conti corrente delle malcapitate vittime. Ma di cosa si tratta e perché è così pericoloso?

Questa forma di attacco comincia con la ricezione di un’e-mail, dal titolo che fa leva sul senso d’urgenza per spingere l’utente all’apertura e alla lettura. All’interno del messaggio di posta elettronica è presente un file excel come allegato che, una volta attivato, ma a innescare un trojan.

Il malware in questione va ad attaccare il browser utilizzato sul computer, restando in attesa che la vittima cerchi di accedere al proprio servizio di home banking per effettuare un bonifico. Quando ciò avviene, l’agente malevolo si limita a sostituire l’iban destinatario, proponendone uno gestito dai cybercriminali.

Rispetto ai classici metodi di furto delle credenziali, l’Iban swap appare molto più raffinato e discreto. Soprattutto per chi effettua molte operazioni di piccola entità, questo tipo di attacco può risultare devastante sul medio-lungo periodo.

Come prevenire Iban swap e minacce simili?

Sebbene questa minaccia risulti temibile è anche vero che esistono diverse precauzioni per evitare il peggio.

Evitare l’apertura di e-mail sospette è importante, ma lo è ancora di più diffidare degli allegati (siano essi documenti Word, Excel, PDF o eseguibili). Questa precauzione, abbinata a un sistema antivirus adeguato, offre già un buon livello di protezione.

L’antivirus, così come browser e sistema operativo, vanno sempre aggiornati, proprio per contrastare qualunque tipo di campagna malware emergente. Infine, è di vitale importanza mantenersi informati su tutte le più recenti minacce presenti online. Solo in questo modo, infatti, è possibile non farsi prendere alla sprovvista da nuove strategie attuate dai cybercriminali.

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