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Il panorama delle telecomunicazioni globali sta vivendo una trasformazione epocale grazie all’avanzata delle connessioni internet satellitare, e il colosso Amazon si prepara a sfidare la leadership di SpaceX e della sua nota Starlink. Con il progetto Kuiper, la multinazionale di Seattle ha infatti raggiunto i primi risultati concreti, superando i limiti tecnologici che fino a pochi anni fa sembravano insormontabili. Un recente test ha mostrato una velocità di download superiore a 1.2 gigabit al secondo, fissando un nuovo standard di riferimento per l’intero settore e promettendo di ridefinire le aspettative degli utenti privati e business in tutto il mondo.
Kuiper sfreccia nel cielo
Durante una dimostrazione pubblica, l’antenna enterprise progettata da Amazon ha raggiunto la velocità record di 1.289 megabit al secondo, misurata attraverso la piattaforma Speedtest di Ookla. Rajeev Badyal, responsabile del progetto, ha sottolineato come si tratti del primo terminale commerciale capace di mantenere prestazioni a livello gigabit in orbita bassa, aprendo la strada a nuovi scenari per la connettività aziendale e istituzionale.
La strategia di Amazon si articola su tre differenti tipologie di antenne per coprire un ampio spettro di utilizzi.
Il modello ultra-compatto, con un diametro di appena 18 centimetri, è pensato per l’utenza domestica e garantisce fino a 100 Mbps, rappresentando una soluzione ideale per chi vive in zone rurali o scarsamente servite dalle reti tradizionali. A questa si affianca una versione standard, poco più grande di 10 centimetri, che permette di raggiungere i 400 Mbps, offrendo così una connettività più performante a famiglie e piccoli uffici.
Infine, la antenna enterprise, destinata principalmente al settore business, è in grado di superare il gigabit, posizionandosi come scelta d’elezione per aziende e istituzioni che richiedono elevata affidabilità e larghezza di banda.
Il debutto commerciale è ancora lontano
Per rispettare le tempistiche imposte dalla FCC (Federal Communications Commission), Amazon dovrà lanciare almeno 1.600 satelliti entro la metà del 2026, con l’obiettivo di raggiungere una costellazione satelliti finale composta da circa 3.200 unità.
A tal fine, l’azienda ha già inaugurato un avanzato impianto produttivo a Kirkland, nello stato di Washington, capace di assemblare diversi satelliti ogni giorno. Sul fronte dei lanci, Amazon ha stretto partnership con diversi operatori, tra cui Arianespace, Blue Origin e, in modo sorprendente, anche con la rivale SpaceX, dimostrando come la collaborazione possa superare le logiche della competizione diretta quando si tratta di obiettivi tecnologici di portata globale.
I primi risultati commerciali non si sono fatti attendere. La compagnia aerea JetBlue ha annunciato che offrirà Wi-Fi gratuito a bordo dei propri voli a partire dal 2027 grazie alla rete Kuiper, rivoluzionando l’esperienza dei passeggeri e ponendo nuovi standard nel settore dell’aviazione. In Australia, l’operatore nazionale NBN Co utilizzerà la connettività satellitare di Amazon per portare internet fino a 400 Mbps nelle aree rurali dal 2026, contribuendo a colmare il digital divide che ancora affligge molte zone remote. Anche negli Stati Uniti, stati come il Wyoming stanno valutando l’adozione della tecnologia Kuiper per garantire almeno 150 Mbps nelle aree più isolate, segnando un cambio di passo significativo nell’accesso alla rete.