Apple lancia un MacBook economico sfidando i Chromebook di Google

Apple sta sviluppando un MacBook economico (J700) con chip A series, display LCD e prezzo sotto i 1.000 dollari.
Apple lancia un MacBook economico sfidando i Chromebook di Google

La rivoluzione del MacBook economico è pronta a cambiare le regole del gioco: per la prima volta, Apple sembra intenzionata a rompere con la propria storica esclusività premium, puntando dritto verso una nuova fascia di utenti.

Le ultime indiscrezioni parlano di un portatile accessibile, dal prezzo inferiore ai 1000 dollari, che promette di portare l’esperienza dell’ecosistema di Cupertino anche a chi, finora, si era dovuto accontentare di soluzioni meno blasonate. Una mossa strategica che non solo ridefinisce le ambizioni dell’azienda, ma accende i riflettori su un segmento, quello entry-level, dove la concorrenza è più agguerrita che mai.

Dietro le quinte, il progetto identificato come “J700” si configura come una vera e propria rivoluzione. L’idea di un MacBook a basso costo rappresenta una deviazione decisa dalla linea tradizionale di Apple, che ha sempre privilegiato il posizionamento al top di gamma. Eppure, l’azienda sembra pronta a riscrivere le regole del mercato, offrendo una soluzione che possa diventare la porta d’ingresso ideale per studenti, giovani professionisti e tutti coloro che desiderano entrare nell’universo della mela senza dover affrontare spese proibitive.

Chromebook “Made in Apple”? Sì, ma senza chip M

Ma la vera svolta, quella che potrebbe segnare un punto di non ritorno nell’evoluzione dei laptop, riguarda la scelta del processore. Addio, almeno per questa fascia, ai chip della serie M: il nuovo portatile sarà alimentato da un SoC della famiglia A, la stessa che ha reso celebri gli iPhone per efficienza e prestazioni. Secondo fonti vicine allo sviluppo, il cuore pulsante di questo modello sarà probabilmente l’A18 Pro o, addirittura, l’A19 Pro, soluzioni capaci di offrire performance paragonabili – se non superiori – al già apprezzato M1 nelle attività quotidiane. Il tutto, mantenendo consumi ridotti e una gestione termica che promette di fare scuola.

L’adozione di un processore mobile in un laptop segna un’evoluzione profonda nella filosofia hardware di Apple, sfumando sempre più i confini tra dispositivi mobili e computer tradizionali. Questa scelta, oltre a garantire un’esperienza d’uso fluida, consente di contenere i costi di produzione e, di conseguenza, il prezzo finale per l’utente. Una strategia che mira a rendere il MacBook in questione competitivo non solo sul piano tecnologico, ma anche su quello commerciale.

Per raggiungere l’obiettivo di un prezzo contenuto, anche il comparto visivo subirà una razionalizzazione: il nuovo portatile sarà dotato di un display LCD di qualità inferiore rispetto agli attuali Air, con dimensioni leggermente più compatte rispetto al modello da 13,6 pollici. Una scelta che, oltre a contenere i costi, rende il dispositivo il più portatile della gamma, ideale per chi si sposta spesso o necessita di un computer leggero ma affidabile.

Il design, altro punto di forza della casa di Cupertino, sarà completamente rivisto: si parla di uno chassis inedito, i cui dettagli restano ancora avvolti nel mistero, ma che promette di distinguersi dai modelli attuali per linee e materiali. L’obiettivo è quello di offrire un prodotto che, pur nella sua essenzialità, non tradisca mai l’identità estetica di Apple.

Secondo le tempistiche attualmente trapelate, il debutto del nuovo MacBook “low cost” è previsto per la prima metà del 2026, con sviluppo e produzione già avviati. Un tempismo perfetto, se si considera che la divisione Mac ha registrato ricavi record nell’ultimo trimestre 2025, toccando quota 8,73 miliardi di dollari e segnando una crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Numeri che testimoniano la vitalità del settore e la volontà di Apple di ampliare ulteriormente la propria base utenti.

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