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Un caso che intreccia il mondo dello sport con quello del cybercrime sta scuotendo le cronache internazionali: Daniil Kasatkin, giovane promessa del basket russo, è stato arrestato a Parigi con l’accusa di essere parte attiva di un’organizzazione criminale specializzata in ransomware, una delle minacce più temute nell’ambito della cybersecurity globale.
La vicenda ha colto di sorpresa non solo il panorama sportivo, ma anche le autorità diplomatiche di più Paesi, generando una vicenda dai risvolti ancora tutti da chiarire.
Chi è davvero Daniil Kasatkin?
Il 26enne russo, ex talento della basket MBA Mosca e con un passato universitario alla Penn State University negli Stati Uniti, è stato fermato presso l’aeroporto Charles de Gaulle mentre era in compagnia della sua fidanzata. Un viaggio che doveva segnare l’inizio di una nuova vita insieme si è invece trasformato in un incubo giudiziario.
Le autorità americane accusano Kasatkin di aver fatto parte di una gang di cybercriminali che avrebbe orchestrato sofisticati attacchi informatici tra il 2020 e il 2022, colpendo circa 900 tra aziende private e istituzioni federali statunitensi. Le indagini puntano il dito contro il ruolo di Kasatkin nelle negoziazioni per il pagamento dei riscatti, un’accusa che, se confermata, lo esporrebbe a una possibile estradizione in USA e a pesanti conseguenze penali.
Ho comprato un PC di seconda mano
La difesa del cestista, rappresentata dall’avvocato Frédéric Bélot, ha cercato di smontare le accuse evidenziando l’estraneità di Kasatkin al mondo digitale. “Ha semplicemente acquistato un computer usato. È così inesperto con la tecnologia che non sa nemmeno installare un’applicazione”, ha dichiarato il legale, sottolineando anche il grave impatto psicofisico che la detenzione sta avendo sull’atleta, il quale avrebbe già perso sei chili e rischierebbe di vedere compromessa la propria carriera sportiva.
Il tribunale francese, tuttavia, ha respinto la richiesta di libertà su cauzione, mantenendo Kasatkin in stato di detenzione in attesa di decisioni definitive sulla sua possibile estradizione USA. Nel frattempo, la vicenda ha assunto un carattere diplomatico, con l’intervento del Ministero degli Esteri russo e della portavoce Maria Zakharova, che ha confermato l’attivazione dell’ambasciata russa a Parigi per fornire assistenza consolare al connazionale. Nonostante gli sforzi, tuttavia, le autorità francesi non hanno ancora autorizzato un incontro diretto tra il detenuto e i rappresentanti diplomatici russi.
Secondo fonti russe, l’attenzione delle autorità americane su Kasatkin sarebbe iniziata già all’inizio del 2025, mentre il mandato di arresto internazionale sarebbe stato emesso appena 24 ore prima del suo arrivo in Francia. Un tempismo che lascia intendere la delicatezza delle indagini e la pressione internazionale sul caso.