6G: come funziona e quali le frequenze utilizzate secondo Samsung

Samsung presenta la sua visione per le comunicazioni sulle reti 6G di nuova generazione. Velocità di trasferimento dati fino a 20 volte superiori rispetto al 5G per applicazioni future ad oggi impensabili.
6G: come funziona e quali le frequenze utilizzate secondo Samsung

Il dispiegamento della rete 5G è ancora in corso tanto che si parla di 5G Standalone ovvero di una rete mobile di quinta generazione in grado di autosostenersi senza dipendere da nessun’altra tecnologia sottostante quasi come un’eccezione e non come “la regola”.

Eppure già si guarda avanti con Samsung che spinge l’acceleratore sulle tecnologie 6G per la telefonia mobile.

Samsung Electronics ha rilasciato oggi un documento che delinea la visione della società per garantire bande di frequenza globali per il 6G. Nel documento, dal titolo “6G Spectrum: Expanding the Frontier“, Samsung illustra le modalità di ottenimento delle frequenze necessarie per raggiungere la visione illustrata già quasi due anni fa, a luglio 2020.

La società sudcoreana spiega che alla base del 6G vi è uno spettro con larghezza di banda contigua che spazia da centinaia di MHz a decine di GHz. L’obiettivo è evidentemente quello di abilitare nuovi servizi: vengono citati gli ologrammi mobili ad alta fedeltà e la realtà estesa (XR) completamente immersiva. Per questo tipo di applicazioni è necessaria una banda di rete oggi impensabile quindi un’infrastruttura in grado di trasferire imponenti moli di dati.

Samsung propone di considerare tutte le bande disponibili per il 6G, dalla banda bassa sotto 1 GHz, alla banda media nella gamma 1-24 GHz per arrivare fino allo spettro 24-300 GHz.
Il documento sottolinea anche l’importanza di assicurarsi nuove bande per l’implementazione commerciale del 6G, in quanto le reti 5G saranno ancora operative quando inizierà la diffusione del 6G.

La banda media nella gamma 7-24 GHz può supportare una maggiore velocità di trasmissione dati e una copertura adeguata. La banda sub-terahertz (sub-THz) nell’intervallo 92-300 GHz è al momento in esame per il supporto di una velocità di trasmissione dati estremamente elevata. Si parla infatti di velocità fino a 1 Terabit al secondo (1 Tbps), valore che è 50 volte più elevato rispetto ai 20 Gbps delle reti 5G.

Nel suo documento Samsung fa riferimento anche al refarming delle bande esistenti utilizzate per le reti 3G, 4G e 5G in modo da trasferire alle connessioni 6G tutto lo spettro necessario.

La tecnologia RIS (reconfigurable intelligent surface), spiega ancora Samsung, può “migliorare la nitidezza del segnale e indirizzare o riflettere il segnale wireless in una direzione desiderata con l’uso di una superficie metamateriale. Può ridurre la perdita di penetrazione e il blocco del segnale ad alta frequenza, ad esempio su frequenze mmWave“.
Samsung ha dimostrato che la tecnologia può ottimizzare la forza del segnale di quattro volte e la portata della direzione desiderata di 1,5 volte.

Ricorrendo invece alla tecnologia XDD (cross division duplex) è possibile incrementare la distanza di propagazione del segnale in uplink fino a due volte usando lo schema di multiplazione a divisione di tempo (TDD, Time Division Duplex).

L’utilizzo di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per compensare distorsioni del segnale e migliorare significativamente la copertura e la qualità dei segnali permetterà di trarre il massimo dalla tecnologia 6G riducendo allo stesso tempo anche i consumi energetici.

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