Arrestato Assange: il DOJ statunitense lo accusa di aver violato sistemi informatici

Secondo il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) Julian Assange avrebbe aiutato Chelsea Manning a trafugare documenti governativi riservati violando sistemi informatici. Arrestato a Londra, rischia 5 anni di carcere.

L’ultima “bordata” di WikiLeaks, organizzazione senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo documenti coperti da segreto di stato, militare, industriale o bancario per poi renderli pubblici attraverso il suo sito web, era stata la condivisione di alcuni presunti documenti riservati del Vaticano.
Per quanto ci riguarda, nel 2017 avevamo dato conto della scoperta messa a segno sempre da WikiLeaks e relativa a un’attività di monitoraggio e spionaggio posta in essere dalle autorità governative statunitensi: WikiLeaks pubblica documenti della CIA che spiegano come sferrare attacchi informatici.

Per anni il fondatore di WikiLeaks, oltre che principale portavoce del sito, Julian Assange, è rimasto nel mirino degli investigatori e delle forze di polizia d’Oltreoceano. Fino ad oggi Assange era “rifugiato” presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra ma dopo che quest’ultima ha deciso di revocare la concessione dell’asilo per “violazioni della convenzione internazionale”, la polizia britannica si è attivata per l’arresto.

La Metropolitan Police di Londra ha avuto l’autorizzazione di varcare la soglia dell’ambasciata e mettere ai ceppi Assange portandolo via di peso.

Nel frattempo, quando negli Stati Uniti è cominciato a sorgere il sole, è arrivata la conferma dei capi d’accusa contestati ad Assange.
Il Dipartimento della Giustizia USA (DOJ) avrebbe deciso di incriminare il giornalista e attivista australiano per il supporto fornito per anni a Chelsea Manning (precedentemente Bradley Manning) al fine di violare sistemi informatici governativi.

Le accuse mosse dal DOJ, se si rivelassero fondate, potrebbero cambiare il giudizio nei confronti di Assange. WikiLeaks ha sempre assicurato di ripubblicare informazioni reperite e fornite di spontanea volontà da parte di terzi: se ci fossero le prove di un coinvolgimento diretto di Assange nella violazione di sistemi informatici appartenenti all’amministrazione USA, il giornalista rischierebbe fino a 5 anni di carcere.

Chelsea Manning era stata precedentemente accusata di aver trafugato migliaia di documenti riservati e di averli consegnati all’organizzazione WikiLeaks. La sua vicenda destò molto scalpore soprattutto per le condizioni detentive che le furono riservate. Dopo 7 anni di prigione e una riduzione della pena accordatale da Barack Obama la Manning uscì dal carcere a metà maggio 2017. È stata più volte candidata al Nobel per la Pace.

Intorno all’8 marzo 2010, Assange ha accettato di assistere Manning nella violazione di un sistema che proteggeva sistemi del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti collegati al Secret Internet Protocol Network, una rete governativa utilizzata per la classificazione di documenti e comunicazioni“, si legge nel documento prodotto dal DOJ.

Edward Snowden ha dichiarato, attraverso il suo account Twitter, che le contestazioni mosse nei confronti di Assange sarebbero assurde tanto che sotto l’amministrazione Obama il DOJ non avrebbe mai preso alcuna iniziativa proteggendo il diritto alla libertà di informazione.

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