Come trasferire un sito, modificarne la struttura o passare a HTTPS

SEMrush presenta un'utile checklist per pianificare ed effettuare con successo la migrazione di qualunque sito web.

Trasferire il proprio sito web da un servizio in hosting a un server dedicato oppure sul cloud non è un’operazione semplicissima. Così come può ingenerare non pochi patemi l’attivazione del protocollo HTTPS, il passaggio a un nuovo CMS, la modifica di alcuni URL interni, l’abilitazione della versione mobile.

SEMrush ha presentato quest’oggi un’utilissima checklist interattiva che fornisce agli utenti gli elementi per migrare il sito web o attivare nuove funzionalità senza incorrere negli errori più comuni.

Non pianificare o progettare in maniera inadeguata gli interventi sui propri siti web potrebbe comprometterne la visibilità sul motore di ricerca, rendere le pagine irraggiungibili o difficoltose da navigare.
Il consiglio è quello di non mescolare più migrazioni e di effettuare un’operazione alla volta verificando, al termine dei lavori, che tutto funzioni correttamente.

Spuntando le varie caselle presentate in questa pagina, è possibile selezionare la tipologia di aggiornamento che si intende effettuare sul proprio sito web.
Si possono evidentemente spuntare più caselle ma, come riporterà chiaramente SEMrush, la migrazione risulterà più complessa e aumenteranno i rischi di incorrere in qualche problema.

Con un clic sul pulsante verde Crea la checklist, SEMrush mostrerà una serie di passaggi per preparare il terreno in vista della migrazione e controllare che il nuovo sito o le nuove pagine siano esenti da errori.

I consigli offerti da SEMrush non sono solo teorici ma hanno un “taglio” spiccatamente pratico: vengono ad esempio riassunte le operazioni da fare per evitare di permettere autorevolezza “agli occhi” del motore di ricerca e degli utenti, per scongiurare l’indicizzazione delle nuove pagine fintanto che non saranno pronte, per eseguire un passaggio a HTTPS senza rischi (vedere anche Passare da HTTP a HTTPS: l’importanza del certificato SSL), per gestire correttamente reindirizzamenti 301 e URL canonici, per verificare le impostazioni dei record DNS con particolare attenzione al parametro TTL, le prestazioni del server, la mappatura degli URL, l’integrazione con la Search Console di Google e altro ancora.

La checklist di SEMrush è quindi utilizzabile per effettuare la migrazione di un sito web con successo e si può usarla come guida per pianificare adeguatamente l’intero processo.

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