Computer quantistici: Microsoft presenta il suo linguaggio di programmazione

Microsoft sta lavorando su un linguaggio di programmazione che sarà integrato direttamente in Visual Studio e che permetterà di realizzare applicazioni eseguibili sui computer quantistici.

Durante la conferenza Ignite organizzata da Microsoft, la società di Redmond ha annunciato il suo impegno per il supporto lato software dei cosiddetti computer quantistici.
Microsoft ha infatti annunciato che rilascerà un linguaggio di programmazione per il quantum computing: sarà direttamente integrato con Visual Studio.
In questo modo gli sviluppatori potranno realizzare applicazioni e svolgere attività di debug per l’implementazione di routine da far eseguire al computer quantistico.

Come abbiamo spiegato nell’articolo Il processore quantistico più potente al mondo è di IBM: che cos’è, il quantum computing rappresenta la nuova frontiera dell’informatica perché consentirà di porsi progressivamente alle spalle i sistemi di calcolo di tipo tradizionale.
Basti pensare che al posto dei convenzionali bit (cifre 0 e 1) si farà ricorso a una logica che segue gli stati fisici di una particella o di un atomo (da qui discende l’aggettivo quantistico), opportunamente codificati. Mentre il bit immagazzina solo 0 e 1, i computer quantistici possono conservare contemporaneamente quattro stati con 2 qubit; 16 stati con 4 qubit; 256 stati con 16 qubit e così via. La potenza di calcolo si amplia a dismisura.


Il linguaggio di programmazione Microsoft per i computer quantistici (non se ne conosce ancora il nome) sarà ispirato a C#, Python e F#: gli sviluppatori dovranno certamente conoscere la logica che governa il quantum computing ma la programmazione potrà comunque essere svolta ad alto livello usando i costrutti tipici, le variabili, le funzioni e così via.

Microsoft rilascerà anche due versioni del suo “simulatore quantistico”: una lavorerà in ambito locale mentre la seconda sulla piattaforma cloud Azure.
Per simulare 32 qubit serviranno 32 GB di memoria RAM e ogni qubit aggiuntivo richiederà il doppio della memoria. La versione Azure, invece, permetterà di scalare – in un primo tempo – almeno fino a 40 qubit.

Accedendo a questa pagina è già possibile registrarsi per una preview del nuovo linguaggio di sviluppo: Microsoft fornirà nuove informazioni non appena disponibili.

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