Copertura fibra: ecco quella attuale e pianificata

Come fare per verificare la copertura fibra di TIM senza essere costretti a scaricare, periodicamente, i file Excel aggiornati? Ecco FibraClick un servizio che consente di consultare la copertura fibra pianificata e attuale in modo facile e veloce.
Copertura fibra: ecco quella attuale e pianificata

Avere a disposizione una connessione in fibra ottica (VDSL) significa disporre di connettività ultraveloce, capace di superare – di molto – le prestazioni delle tradizionali ADSL più performanti, sia in download che in upload.

La copertura fibra è in continua estensione, su tutto il territorio nazionale, anche perché entro il 2020 l’Italia dovrà garantire almeno 30 Mbps in downstream a tutti i cittadini (compresi coloro che risiedono nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato”) e almeno 100 Mbps all’85% della popolazione (vedere la pagina che riassume la Strategia per la Banda Ultra Larga).

Per verificare la copertura fibra, sia quella attuale (dove il servizio a banda ultralarga è già erogato o lo sarà a brevissimo) che quella pianificata, abbiamo presentato diversi servizi nell’articolo Copertura fibra ottica e ADSL: i nuovi strumenti.
Nel successivo Mappa centrali Telecom e armadi stradali ci siamo poi concentrati sul problema della locazione e della distanza dell’armadio stradale di pertinenza. Nel caso della fornitura della fibra ottica in modalità FTTC (Fiber-to-the-Cabinet), infatti, la distanza dell’armadio stradale riveste un’importanza a dir poco fondamentale.
Quando l’armadio stradale non dista più di 150 metri dalla sede del cliente, si può arrivare a trasferire dati tra 200 e 500 Mbps in downstream. Intorno ai 500-600 metri di distanza dall’armadio stradale si può arrivare fino a 100-150 Mbps.
La distanza dell’armadio stradale è quindi un parametro essenziale per raggiungere velocità di trasferimento dati superiori via a via che i provider effettueranno i successivi upgrade (TIM, ad esempio, sta adeguando molti armadi al profilo 200/20M: ciò significa che ciascun cliente collegato allo stesso armadio avrà a disposizione fino a 200 Mbps in downstream e fino a 20 Mbps in upstream).

Se si avessero dubbi sulla differenza tra Mbps e MByte/s, suggeriamo la lettura dell’articolo Mbps cosa significa e a che cosa corrisponde?.

Copertura fibra, ecco come verificarla senza spulciare i fogli elettronici di TIM

Come abbiamo visto nell’articolo Copertura fibra ottica e ADSL: i nuovi strumenti, TIM – generalmente ogni lunedì e indicativamente a cadenza settimanale – pubblica un aggiornamento della copertura fibra (oltre che ADSL) sull’intero territorio nazionale.

È quindi possibile sapere quali aree sono state raggiunte dalla connettività in fibra ottica TIM e quali lo saranno in futuro (nel trimestre attuale o in quelli immediatamente successivi).
TIM è l’unico operatore di telecomunicazioni che, sul sito Telecom Wholesale condivide pubblicamente i file Excel relativi alla sua programmazione. Ad oggi, non è possibile accedere ad analoghi strumenti, ad esempio, di Vodafone e Fastweb.

Per consultare la copertura fibra di TIM, anziché scaricare e “spulciare” manualmente i file Excel condivisi dall’operatore, è da oggi possibile usare il servizio gratuito FibraClick.


I vantaggi sono palesi: basta digitare il nome del comune italiano d’interesse per sapere quali centrali sono raggiunte dal servizio in fibra ottica e quali lo saranno in futuro.

Il bello è che per ciascuna centrale è possibile quali armadi stradali sono serviti e quali verranno raggiunti dalla copertura in fibra FTTC.


La prima colonna (Numero) riporta l’identificativo di ciascun armadio stradale TIM. Tale numero è solitamente stampato su un’etichetta a fondo giallo.


L’armadio stradale (o cabinet) ripartilinea (ARL) è un elemento della rete TIM all’interno del quale sono raccolte le multicoppie in rame o fibra ottica e da cui si dipartono le coppie in rame (“doppini telefonici”) che raggiungono le abitazioni dei clienti finali.
La chiostrina condominiale o stradale di riferimento di solito riporta il numero dell’armadio sulla quale è attestata la propria utenza: con quest’informazione, quindi, è possibile risalire all’identificativo dell’armadio stradale al quale si è connessi.

Anche il servizio online di Planetel offre la possibilità di stabilire a quale armadio stradale si è collegati.
Basta specificare il proprio indirizzo, sia nel caso di un privato che di un’impresa, quindi annotare il numero che compare nel riquadro La tua scheda tecnica, in corrispondenza di FTTC e dopo il segno “_” (underscore), così come evidenziato in figura.


TIM non condivide più, pubblicamente, la posizione fisica dei singoli armadi stradali mettendo quest’informazione solo a disposizione degli altri operatori di telecomunicazioni.

Per ciascun armadio stradale, il servizio FibraClick indica anche la velocità offerta da TIM:

100M: l’indicazione specifica la disponibilità del solo il profilo 100/20M (ovvero 100 Mbps in downstream; 20 Mbps in upstream)
200M: disponibile anche il profilo 200/20M
Upgrade 200M: prevista l’aggiunta del supporto al profilo 200/20M dopo almeno 30 giorni
Mancato upgrade: disponibile solo il profilo 100/20M per impossibilità di passare a 200M

Oltre a riportare la data di copertura in fibra per le aree pianificate, attingendo direttamente ai dati di TIM, FibraClick informa gli utenti anche sulla data prevista per l’ampliamento del servizio nel caso degli armadi stradali che fossero già saturi.

Un armadio è raggiunto dalla copertura fibra o è pianificato quando TIM ha effettuato o decide di svolgere i lavori di potenziamento della rete e farvi arrivare la fibra ottica.
La presenza di una palina o dei “box” con il contatore Enel e l’installazione di un sopralzo sull’armadio telefonico (contiene una ONU, Optic Network Unit), sono un inequivocabile indizio dell’arrivo della fibra ottica FTTC.

Come spiegato nell’articolo Mappa centrali Telecom e armadi stradali, al paragrafo Fibra ottica FTTC e G.fast, la connettività in fibra in modalità FTTC viene fornita proprio grazie alla presenza di apparati mini-DSLAM montati sopra gli armadi stradali (da qui la necessità di installare un “sopralzo”…).

I mini-DSLAM, alimentati da centrale o localmente, possono connettere fino a 48 clienti nella versione compatta e fino a 192 nelle versioni modulari a più slot. Ciascun cliente “a valle” viene collegato usando un singolo doppino in rame impiegando la tecnologia VDSL2.
È quindi piuttosto evidente che in caso di saturazione degli apparati mini-DSLAM, non sarà possibile collegare altri clienti se non dopo l’ulteriore ampliamento dell’infrastruttura di rete sull’armadio stradale.

Nel caso in cui, su FibraClick, un armadio venisse evidenziato con un “pallino” (a sinistra), significa che, rispetto all’aggiornamento precedente dei dati (solitamente la settimana precedente), c’è stata una variazione dello stato dell’armadio. Ciò può significare che: l’armadio è una nuova pianificazione; l’armadio è stato attivato; la pianificazione è stata sospesa o rimandata; l’armadio è saturo. Cliccando sulla riga di un armadio vengono fornite informazioni aggiuntive sulla variazione applicata da TIM.

FibraClick diventa quindi un ottimo punto di riferimento per verificare la copertura fibra di TIM: i dati sono automaticamente aggiornati.
Il servizio, lato backend, si occupa infatti di interrogare periodicamente i server di TIM e di scaricare i file Excel aggiornati. I dati così raccolti vengono elaborati in automatico e utilizzati per comporre il database (e mantenerlo aggiornato) usato per consentire all’utente ricerche veloci, semplici ed efficaci.

Per quanto riguarda le aree digital-divise (cosiddette “aree bianche” o “a fallimento di mercato“), Enel Open Fiber ha dichiarato che raggiungerà la maggior parte delle località con connessioni a 100 Mbps: Open Fiber, banda ultralarga a 100 Mbps nella maggior parte delle località digital divise.
TIM, invece, agirà autonomamente appoggiandosi a una società privata fondata insieme con un partner finanziario: TIM, banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato senza investimenti pubblici.
L’azienda lavorerà in palese concorrenza con Open Fiber e cercherà di anticipare sul tempo l’azienda controllata da Enel e guidata da Tommaso Pompei.

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