Google WiFi: perché la connessione wireless diventa lenta

Google fa presente perché i router WiFi mesh aiutano a risolvere molteplici problematiche, in primis prestazioni della rete wireless non all'altezza delle aspettative.
Google WiFi: perché la connessione wireless diventa lenta

Si chiama Google WiFi il router wireless mesh che l’azienda di Mountain View ha reso disponibile anche in Italia. Si tratta di un dispositivo di forma circolare che riesce a coprire, con il suo segnale WiFi, una superficie di circa 140 metri quadrati (per arrivare a 420 metri quadri utilizzando tre unità).

Presentato nel nostro articolo Google WiFi, access point versatile che supporta la creazione di reti mesh, Google WiFi si collega al modem o al modem router principale e permette di allestire una rete wireless stabile e performante.
Utilizzando l’approccio mesh (vedere Rete mesh, cos’è e come funziona), Google WiFi consente di abbinare più unità per coprire efficacemente ogni angolo dell’edificio, sia all’interno che all’esterno.
La tecnologia Google mesh consente di predisporre una WiFi caratterizzata da un unico SSID, con i dispositivi client connessi che si collegheranno automaticamente al punto di accesso più vicino o comunque più potente, così da massimizzare le velocità di trasferimento dati garantendo una connessione sempre disponibile – senza momenti di “buio” nel passaggio da un’unità all’altra -.

Disponibile a partire da 124 euro, Google WiFi è uno dei migliori prodotti disponibili sulla piazza: nell’articolo Amplificatore WiFi per estendere il segnale abbiamo presentato le principali alternative.


Nell’articolo appena pubblicato a questo indirizzo dalla multinazionale statunitense, si spiega perché i dispositivi come Google WiFi sono importanti e per quale motivo essi consentono di risolvere problemi di più complicata gestione con i router tradizionali.

Le osservazioni arrivano da Sanjay Noronha, product manager del progetto Nest ed esperto Google in tema di router WiFi. A grandi linee i punti che Noronha ha evidenziato sono per larga parte quelli sui quali ci eravamo concentrati nel nostro articolo Segnale WiFi come amplificarlo e aumentare la copertura.

Noronha spiega che “l’impressione” di molti utenti che fanno riferimento a una WiFi più lenta in alcuni orari del giorno non è affatto un “falso mito”. Nelle aree molto popolose accade che più router wireless limitrofi usino gli stessi canali di comunicazioni e, di conseguenza, frequenze sovrapponibili. In questi casi un’esame dello spettro delle frequenze aiuta molto e risolutiva è la scelta di un canale differente.

Google WiFi usa una tecnica chiamata band steering che si occupa di spostare dinamicamente l’utilizzo del canale WiFi a seconda del livello di congestione rilevato. È questo l’aspetto più interessante della disamina di Noronha che fa riferimento anche al corretto posizionamento del router e ai benefici derivanti dall’utilizzo di un set di dispositivi come Google WiFi che coniugano un design accattivante con la copertura ottimizzata derivante dalla soluzione mesh.

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