Open Fiber, avviati i test per la commercializzazione della fibra FTTH nelle aree bianche

Open Fiber chiama a raccolta gli operatori di telecomunicazioni interessati per avviare i test al fine della fornitura della connettività a banda ultralarga (ultrabroadband) nelle aree bianche. Ecco i primi comuni toccati dalla fase di sperimentazione.

Com’è risaputo, Open Fiber è vincitrice dei primi due bandi indetti dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per la realizzazione della rete in fibra che permetta di fornire agli utenti finali – privati e imprese – connettività a banda ultralarga in modalità FTTH (Fiber-to-the-Home) oppure in FWA nelle situazioni più complesse (“case sparse” non altrimenti raggiungibili).

A fine ottobre 2018 i responsabili di Open Fiber dichiaravano di aver complessivamente aperto 700 cantieri in altrettanti comuni italiani entro i quali insistono aree bianche (cluster C e D ovvero “aree a fallimento di mercato”), zone in cui nessun altro operatore aveva mai fatto alcun investimento per la copertura in banda ultralarga.

L’intento del MISE, di Infratel Italia – soggetto attuatore del Piano nazionale Banda Larga e Progetto Strategico Banda Ultralarga – e di Open Fiber è evidentemente quello di superare l’atavico divario digitale che si protrae ormai da troppi anni portando la fibra fino a casa o all’impresa anche nelle aree geografiche storicamente più “bistrattate” e spesso abbandonate a loro stesse.
Nell’articolo Fibra ottica a 1 Gbps: la presentazione della rete Open Fiber e delle offerte FTTH Fibra.City abbiamo pubblicato le osservazioni sul tema che Domenico Dichiarante, Wholesale Marketing Manager di Open Fiber, ha condiviso durante una recente presentazione riservata alla stampa.


Rispetto a qualche settimana fa, Open Fiber sembra essersi portata ancora avanti aprendo 900 cantieri nelle aree bianche di altrettanti comuni e contando di superare “quota 1.000 entro la fine di quest’anno.

L’azienda equamente partecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti ha poi illustrato una novità di grande importanza: da oggi viene dato ufficialmente il via alla commercializzazione della connettività ultrabroadband nelle aree bianche.
In questa fase, va detto, si tratta di una sperimentazione con il preciso obiettivo di mettere a punto i processi di fornitura e gestione del servizio in vista dell’apertura della commercializzazione su larga scala.

Durante il periodo di test, che durerà circa 6 mesi, gli operatori di telecomunicazioni che aderiranno potranno usufruire gratuitamente dei servizi per la fornitura ai cittadini di una connessione a banda ultra larga con tecnologia FTTH.

Si tratta di un’occasione allettante per gli operatori che potranno attivarsi sin da subito per supportare Open Fiber e proporre servizi di connettività evoluti, nella maggior parte dei casi fino a 1 Gbps.

Open Fiber spiega che i primi comuni interessati dalla sperimentazione e individuati in base a specifiche caratteristiche tecniche, sono Fino Mornasco (CO), Anguillara Sabazia (RM), Campagnano di Roma (RM) e San Giovanni La Punta (CT). L’azienda scrive nel comunicato “ad oggi”, lasciando intendere che la fase di sperimentazione sarà evidentemente estesa ad altri comuni lungo tutta la Penisola. Ve ne daremo certamente conto non appena saranno “messe a fattor comune” ulteriori informazioni.

Nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo, invece, la lista delle città in cui i servizi di connettività FTTH su rete Open Fiber sono già disponibili per l’acquisto da parte dei clienti finali.

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