Attacco tramite redirect JavaScript: nuova minaccia per la sicurezza digitale

Un attacco JavaScript via SVG minaccia desktop e mobile: ecco come agisce, quali rischi comporta e i consigli per difendersi dal phishing e dal furto dati.
Attacco tramite redirect JavaScript: nuova minaccia per la sicurezza digitale

Nel panorama attuale della sicurezza digitale, gli ultimi mesi si confermano un periodo critico, con dati che destano preoccupazione tra aziende e utenti privati.

Le statistiche parlano chiaro: il 60% degli attacchi informatici sfrutta tecniche di social engineering, mentre il 37% delle violazioni avviene tramite credenziali rubate. In questo scenario, una nuova minaccia si fa strada tra le principali preoccupazioni di chi naviga quotidianamente in rete: il JavaScript-based redirect attack. Questa tecnica, ormai tra le prime cinque minacce per dispositivi mobile e desktop, si sta diffondendo con rapidità impressionante.

Secondo quanto recentemente evidenziato dagli esperti di Ontinue, la vulnerabilità sfruttata da questo attacco risiede nei file SVG (Scalable Vector Graphics). La tecnica adottata dai cybercriminali è tanto ingegnosa quanto efficace: attraverso l’iniezione di codice JavaScript all’interno di pagine web legittime o di file SVG apparentemente innocui, gli utenti vengono reindirizzati in modo subdolo verso siti malevoli. Questo avviene senza che la vittima debba compiere alcuna azione specifica, se non la semplice visualizzazione del contenuto.

JavaScript e file SVG: un mix pericoloso

La pericolosità di questa minaccia è accentuata dal fatto che i file SVG, pur essendo progettati per l’inclusione di elementi grafici interattivi, possono contenere script che vengono eseguiti automaticamente dai browser. Gli attaccanti sfruttano questa caratteristica inviando email con SVG allegati, mascherati da comunicazioni ufficiali di aziende affidabili, invitando gli utenti ad aprirli. È sufficiente una sola interazione superficiale per attivare il meccanismo di reindirizzamento, che conduce la vittima verso portali di phishing altamente sofisticati.

A differenza delle tradizionali strategie di attacco informatico, questa tecnica non richiede il download o l’esecuzione di file, né l’attivazione di macro. Il codice malevolo viene eseguito direttamente dal browser, eludendo così i sistemi di sicurezza basati sull’analisi comportamentale o sulle firme digitali. In molti casi, le email veicolo dell’attacco riescono a superare i filtri anti-spam, aggirando le protezioni che normalmente intercettano contenuti sospetti.

L’evoluzione di queste tecniche rappresenta una svolta significativa nelle strategie adottate dai cybercriminali, che stanno progressivamente abbandonando i tradizionali payload eseguibili per preferire modalità di smuggling basate su HTML e SVG.

Per proteggersi da questi attacchi sofisticati, è altrettanto importante aggiornare costantemente le difese informatiche e sensibilizzare gli utenti sulle nuove modalità di attacco. L’implementazione di sistemi di autenticazione avanzata e il monitoraggio continuo delle comunicazioni rappresentano strumenti fondamentali per contrastare il furto di password e la diffusione di malware. Allo stesso tempo, una formazione costante e mirata può aiutare a riconoscere tempestivamente i segnali di una possibile minaccia.

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