Boom attacchi hacker in Italia: i dati shock del 2022

Una ricerca sugli attacchi hacker registrati in Italia nel 2022 svela dati scioccanti: ecco i risultati pubblicati dalla ACN.

Il settore della cybersecurity in Italia richiede un nuovo approccio migliore per aumentare la sicurezza dei sistemi nazionali. Ciò che emerge dalla ultima Relazione annuale al Parlamento sulle attività svolte dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) è a dir poco preoccupante: tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 a livello globale c’è stato un aumento deciso delle attività degli hacker contro infrastrutture critiche, ma in Italia il boom è stato sensibilmente maggiore. Nel Belpaese si parla, in totale, di circa 1.100 incidenti.

Boom di attacchi hacker in Italia nel 2022: che numeri!

Stando a quanto dichiarato dall’Acn e dal Computer emergency response team italiano (CSIRT), l’anno scorso si sono verificati 1.094 cyberattacchi – per una media di circa 90 offensive al mese –, con un picco a febbraio 2022 e, fortunatamente, una quantità limitata di offensive da parte degli hacker conclusesi con un impatto notevole sulla realtà coinvolta, confermato dalle vittime stesse.

Quali sono gli attacchi più ricorrenti? La diffusione di malware tramite e-mail riguarda 517 offensive, ma non mancano i brand abuse (204 attacchi), phishing (203), ransomware (130), sfruttamento di vulnerabilità (126), esposizione di dati (67), attacchi DDoS (44) e smishing (41). E queste, in realtà, sono solo alcune delle varie tipologie registrate dagli esperti.

Hacker generico

Per questo ragione servono più interventi preventivi a livello nazionale, tra progetti di cybersecurity finanziati e l’assunzione di personale specializzato, non solo nelle istituzioni ma nelle aziende. Solo in questo modo è possibile evitare che le tensioni internazionali e il proliferarsi di attacchi hacker colpisca duramente il paese. La Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026, con le sue 82 misure per sostenere il potenziamento cibernetico del sistema Paese, svolge un ruolo cruciale in questo processo.

Nel frattempo, un contributo arriva dall’Acn che, nel 2022, ha realizzato 67 misure per determinare i livelli minimi di sicurezza e affidabilità delle infrastrutture digitali, garantendo alta qualità, performance e scalabilità dei servizi cloud.

Fonte: CorCom

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti