Cos'è l'ONT per la connettività FTTH e perché potrebbe diventare libero

Dopo il modem libero, AGCOM apre alla possibilità di usare ONT alternativi sulla rete FTTH di TIM. In che cosa consiste questa novità e cosa cambia per operatori e utenti finali.

Nei giorni scorsi AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha approvato e pubblicato la delibera 11/23/CIR con cui apre di fatto alla possibilità, da parte dei vari operatori di telecomunicazioni, di utilizzare ONT alternativi sulla rete FTTH di TIM.

Il documento vuole puntare sugli aspetti legati all’interoperabilità tra gli apparati dei vari operatori. Nello specifico la delibera AGCOM stabilisce le regole per concedere a ciascun operatore la facoltà di installare presso i propri clienti finali ONT propri, previe opportune verifiche tecniche. Questo significa che gli operatori possono utilizzare i propri dispositivi di rete per connettersi alla rete, purché questi siano compatibili con gli OLT in uso da parte di TIM.

Gli OLT sono gli apparati attivi di terminazione della linea ottica presenti nella centrale locale di TIM. Essi implementano, in una rete NGA, tra le altre, le funzionalità di conversione ottico-elettrica dei segnali, demodulazione, controllo e multiplazione dei flussi dati degli utenti finali: una porta dell’OLT controlla uno o più ONT.

Cos’è l’ONT (Optical Network Terminal)

Gli ONT sono apparati attivi installati presso la sede dell’utente finale all’uscita della borchia ottica e sono necessari per il funzionamento della connessione FTTH (Fiber To The Home). Gli ONT si interfacciano con l’OLT e svolgono le funzionalità di conversione elettrico-ottica dei segnali in ingresso e implementano gli standard trasmissivi di accesso al mezzo fisico quali, ad esempio, G-PON, XG-PON, EPON e varie evoluzioni oppure Gigabit P2P Ethernet nelle topologie P2P.

Gli ONT presentano generalmente un’interfaccia Ethernet (porta RJ-45) verso l’utente finale alla quale l’utente può collegare i suoi dispositivi, a partire ad esempio da un router. Alcuni router compatibili FTTH integrano una porta ottica eliminando così la necessità di un ONT separato: essi sono progettati per connettersi direttamente alla fibra ottica dell’operatore di telecomunicazioni.

Questi tipi di router sono in grado di convertire il segnale ottico proveniente dalla rete in fibra dell’operatore in un segnale Ethernet, che può essere utilizzato per collegare i dispositivi a valle, sia via cavo che in modalità wireless.

I provider FTTH, tuttavia, generalmente non consentono l’utilizzo di router ONT integrati e talvolta non permettono ai clienti di utilizzare router diversi da quelli forniti dall’operatore stesso. È quindi importante verificare con il proprio provider di servizi FTTH se è consentito l’utilizzo di un router con ONT integrato prima di effettuare qualunque scelta. In un altro articolo abbiamo proprio parlato del legame tra disposizioni su modem libero e connettività FTTH.

Perché si comincia a parlare di ONT libero con la nuova delibera AGCOM

Per garantire la compatibilità con i dispositivi utilizzati dagli altri operatori, stando a quanto riportato nel testo della delibera AGCOM, TIM si impegna a definire e a proporre all’Autorità una procedura di verifica tecnica di interoperabilità tra i suoi OLT e gli ONT installabili lato cliente.

Fino ad oggi gli operatori terzi dovevano comunque utilizzare l’ONT fornito da TIM (con tutti i costi ad esso connessi): non era possibile insomma né sostituirlo con un altro ONT né rimuoverlo completamente usando un modem con porta ottica integrata.

La delibera AGCOM di questo mese cambia significativamente lo scenario e apre alla collaborazione tra TIM egli altri operatori ai fini di sviluppare una serie di verifiche che porteranno a individuare gli apparati alternativi all’ONT dell’ex monopolista che gli altri soggetti potranno eventualmente utilizzare per fornire il servizio fibra FTTH ai clienti finali.

Si tratta di un primo timido passo verso l’ONT libero: con la delibera AGCOM sono infatti gli operatori di telecomunicazioni che lavorano su rete TIM a essere messi nelle condizioni di scegliere l’ONT da utilizzare. Gli utenti finali, invece, non possono ancora – un po’ come avviene nel caso del concetto di modem libero – sostituire sempre e comunque l’ONT rimpiazzandolo con un router dotato di porta ottica integrata.

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