E' ufficiale: Linux ha fatto un altro record

Linux desktop raggiunge il 6% di quota di mercato negli Stati Uniti. Includendo Android e ChromeOS, la presenza Linux supera il 23%, segnando una svolta.
E' ufficiale: Linux ha fatto un altro record

Il panorama dei sistemi operativi desktop negli Stati Uniti sta vivendo una trasformazione che fino a pochi anni fa sarebbe stata impensabile. I dati più recenti raccolti dalla US Federal Government Website and App Analytics evidenziano una crescita significativa di Linux tra i visitatori dei portali governativi, segnando un traguardo storico per la piattaforma open source.

Dopo i numeri impressionanti sulla crescita in Europa, le distro desktop di Linux hanno raggiunto una quota di mercato del 6% tra gli utenti che accedono ai siti delle istituzioni federali americane. Questo risultato rappresenta una svolta per un sistema operativo che, per decenni, è stato percepito come una scelta di nicchia e limitata principalmente agli appassionati di tecnologia o ai professionisti IT.

Il dato assume un rilievo ancora maggiore se si considerano anche le piattaforme strettamente correlate. Sommando Android (che si basa su kernel Linux) con il 16,2% e ChromeOS con lo 0,8%, l’intero ecosistema open source sale a una quota complessiva del 23% del traffico sui siti governativi statunitensi. Questo dato supera ampiamente la presenza di MacOS (11,7%) e delle diverse versioni di Windows (Windows 10 al 15,7% e Windows 11 al 15,3%), indicando un cambiamento nelle preferenze digitali degli utenti.

Boom Linux: i motivi della forte crescita

Lo studio in questione si basa su un campione estremamente rappresentativo: circa 1,6 miliardi di sessioni nell’arco di 30 giorni, monitorate su oltre 5.000 siti web di tutti i dipartimenti governativi USA. La trasparenza della metodologia, con dati pubblici e disponibili in formato aperto, conferisce una particolare autorevolezza a questi risultati, che fotografano in modo preciso le reali abitudini degli utenti.

La tendenza alla crescita di Linux su desktop è confermata anche da StatCounter, una delle principali società di analisi web a livello mondiale. Secondo i dati pubblicati a giugno 2025, il sistema operativo ha superato la soglia del 5% negli Stati Uniti (5,03%), mentre la percentuale sale al 7,74% includendo anche ChromeOS. Sebbene i diversi metodi di raccolta dei dati possano produrre leggere variazioni nelle percentuali, la direzione di marcia è inequivocabile: Linux sta guadagnando terreno in modo costante rispetto alla concorrenza.

Questa evoluzione non riguarda soltanto gli Stati Uniti. In Europa, numerose amministrazioni pubbliche stanno scegliendo soluzioni open source in alternativa a Windows, spinte da esigenze di trasparenza, sovranità digitale e riduzione della dipendenza da fornitori esterni.

Un ulteriore fattore che sta contribuendo alla crescita di Linuxè rappresentato dalla fine del supporto di Windows 10. In questo scenario, le distribuzioni Linux offrono un’alternativa accessibile e moderna per prolungare la vita utile dei dispositivi, senza dover rinunciare a sicurezza, prestazioni o facilità d’uso. L’offerta di sistemi user-friendly, con interfacce grafiche intuitive e installazione semplificata, rende oggi Linux un’opzione concreta per un pubblico sempre più ampio.

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