Cyber extortion, casi in forte aumento: +39% nell'ultimo anno

Le cyber extortion sono una minaccia concreta per utenti comuni ma anche per piccole e medie imprese.

Stando a una ricerca dello studio legale internazionale RPC, lo scorso anno ha visto un aumento del 39% per quanto riguarda le segnalazione di cyber extortion.

Le denunce, infatti, hanno messo in luce delle vere e proprie truffe, spesso accompagnate da azioni ransomware. Questo tipo di minaccia infatti, rappresenta l’apice delle estorsioni online.

Lo stesso rapporto ha evidenziato altri numeri preoccupanti, come l’aumento di segnalazioni nel contesto di e-mail e social media hacking per un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente.

In questo contesto, gli hacker tendono ad impossessarsi di account e-mail o social di una persona con una certa autorevolezza, sfruttando questa posizione. Nel mirino dei criminali informatici figurano avvocati, contabili o altre figure professionali degne di attenzione per i comuni utenti.

Cyber extortion? Formazione del personale e polizze per mitigare i rischi

Richard Breavington, Partner e Head of Cyber and Tech Insurance presso RPC, afferma che le piccole e medie imprese e i singoli individui costituiscono  la maggior parte delle vittime del fenomeno cyber extortion.

Breavington afferma come “È preoccupante che il numero delle vittime dell’estorsione informatica sia ancora in aumento. Sebbene nell’ultimo anno siano diminuiti gli attacchi informatici riusciti contro le organizzazioni più grandi, molte piccole imprese e privati non hanno ancora adottato le misure necessarie per gestire questo tipo di rischio“.

Lo stesso ha poi sottolineato come, nel contesto delle imprese, non vanno sottovalutati i potenziali rischi “Le piccole e medie imprese che cercano di ridurre i costi e non investono nella formazione adeguata del personale su come gestire i dati ed evitare attacchi di phishing“.

Oltre alla formazione, è possibile affidarsi a vere e proprie polizze assicurative informatiche, capaci di coprire i costi per porre rimedio a una violazione dei dati.

Secondo Breavington, però, ciò non è sufficiente “Tuttavia, alcune di queste politiche richiederanno l’adozione di misure di sicurezza di base. La copertura assicurativa non rimuoverà completamente l’impatto di una violazione dei dati come il danno alla reputazione, ma consentirà a un’azienda di rimettersi in piedi più velocemente“.

Fonte: adgully.com

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