Cybersecurity, anche Google attacca Microsoft: cosa è successo?

Google aggiunge la sua voce alle tante critiche per le falle di sicurezza Microsoft e sfrutta l'occasione per pubblicizzare Workspace.
Cybersecurity, anche Google attacca Microsoft: cosa è successo?

Microsoft è stata accusata duramente dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e non solo, riguardo le scarse pratiche di sicurezza.

A rincarare la dose è stato anche Google che, cogliendo la palla al balzo, non ha solo criticato la compagnia di Redmond, ma ha sfruttato l’occasione per offrire sconti ai clienti e cercare di catturare l’attenzione dell’utenza che finora si concentrava sull’ecosistema Microsoft.

Nello specifico, Google ha di recente pubblicato un documento dal titolo alquanto eloquente, ovvero A more secure alternative (in italiano “Un’alternativa più sicura“). Nel testo sono state mosse critiche pesanti all’approccio di Microsoft riguardo la sicurezza, facendo chiaro riferimento al furto dati ai danni degli account di posta elettronica di diversi enti governativi.

L’attacco, che ha suscitato una pioggia di polemiche, è stato identificato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti lo scorso mese di giugno. L’autore dello stesso, a quanto pare, è stato il gruppo di hacker cinesi noto come Storm-0558.

Google contro Microsoft: l’occasione per attuare una strategia di marketing “aggressivo”

Nel report, di fatto, Google ha ribadito come il suo Workspace sia di fatto un’alternativa più sicura rispetto a Microsoft.

In questa occasione, il colosso di Mountain View ha offerto anche una promozione per le agenzie con almeno 500 dipendenti, offrendo alle stesse il piano Workspace Enterprise Plus con uno sconto e con un anno gratis di servizio (in caso di abbonamento triennale). Una forma di marketing molto aggressivo ma che, nel contesto anglofono, è molto più diffusa e accettata rispetto alle politiche pubblicitarie adottate nel vecchio continente.

Microsoft, dal canto suo, sta cercando di riparare al danno d’immagine come può. L’azienda ha dato il via alla Secure Future Initiative, mossa mirata ad affrontare le critiche del governo degli Stati Uniti, ripristinando la fiducia dei propri clienti per cercare di riposizionarsi come una soluzione apprezzabile per quanto riguarda la sicurezza informatica..

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