Exchange Web Services, Microsoft li ritira da Exchange Online

Gli utenti che si servono di applicazioni in grado di collegarsi ad Exchange Online tramite Exchange Web Services non potranno più servirsene a partire dal 1° ottobre 2026. Microsoft punta sulle Graph API.

Gli Exchange Web Services (EWS) sono un insieme di API (Application Programming Interfaces) sviluppate da Microsoft per consentire alle applicazioni e ai servizi di comunicare e interagire con i server Microsoft Exchange. Come sappiamo, con Exchange le aziende possono gestire email, appuntamenti, attività e altri dati aziendali con una suite integrata che mette a disposizione soluzioni di messaggistica e collaborazione.

Ricorrendo agli Exchange Web Services, gli sviluppatori possono fare in modo che le loro applicazioni siano in grado di accedere alle caselle di posta elettronica degli utenti, alle cartelle, al contenuto delle email, agli allegati e agli altri dati associati alle email.

Con EWS, inoltre, le applicazioni possono interfacciarsi con Exchange per gestire gli appuntamenti, gli eventi del calendario e le riunioni; per gestire le attività e i vari task all’interno dell’impresa; per interagire con i contatti; per attivare funzionalità di ricerca e filtro.

Introdotti inizialmente come parte integrante di Microsoft Exchange Server 2007, gli EWS sono stati successivamente adottati in numerose applicazioni di terze parti e servizi che integrano la gestione della posta elettronica, della pianificazione e delle attività.

Addio Exchange Web Services: Microsoft esorta a migrare verso Graph API

In una nota pubblicata a settembre 2023, Microsoft annuncia il ritiro di EWS esortando gli utenti a passare prima possibile a Graph API.

Microsoft Graph è una piattaforma di sviluppo e un set di API che consentono agli sviluppatori di creare applicazioni capaci di interagire con i servizi e i dati di Microsoft 365 (inclusi Exchange, SharePoint, OneDrive, Teams, tra gli altri). Fornisce un punto di accesso unificato per accedere e gestire i dati e le funzionalità di Microsoft 365, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni che sfruttano appieno l’ecosistema Microsoft.

I tecnici dell’azienda di Redmond si dichiarano consapevoli del fatto che alcune funzionalità integrate in EWS non sono attualmente disponibili con Graph. Ad esempio, mancano l’accesso alle cartelle di archivio per la posta elettronica, alle informazioni associate alle cartelle, alla configurazione degli utenti e, in generale, a Exchange Online Management. Quest’ultimo è uno strumento per la gestione e l’amministrazione delle impostazioni, delle risorse e delle funzionalità di Exchange Online.

Microsoft precisa di essere comunque al lavoro per colmare il divario in termini di funzionalità tra EWS e Graph: le caratteristiche mancanti dovrebbero essere implementate nel giro di alcuni mesi.

Ad ogni modo, dal 1° ottobre 2026 Microsoft inizierà a bloccare le richieste EWS dirette a Exchange Online e provenienti da applicazioni non sviluppate dall’azienda di Satya Nadella. I componenti di EWS, tuttavia, continueranno a ricevere aggiornamenti sul piano della sicurezza e delle funzionalità.

Credit immagine in apertura: iStock.com/lcva2

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