Con l’introduzione della nuova funzionalità Quick Machine Recovery (QMR), Microsoft segna un passo fondamentale verso la risoluzione automatica dei problemi che impediscono il corretto avvio di Windows 11. Dopo anni di attesa, ci voleva un incidente come quello CrowdStrike di luglio 2024 per spronare Microsoft a prendere il toro per le corna e sfornare uno strumento software, integrato a livello di sistema, capace di ripristinare un computer Windows che non ne vuole più sapere di avviarsi.
Annunciata nel contesto dell’iniziativa Windows Resiliency e attualmente disponibile in anteprima per gli utenti iscritti al programma Windows Insider, Quick Machine Recovery punta a rivoluzionare la gestione dei guasti di sistema attraverso un modello di ripristino intelligente, automatizzato e integrato nel cloud.
Proprio a valle del caso CrowdStrike, avevamo presentato una soluzione basata su PXE per ripristinare il corretto funzionamento di Windows all’avvio. Stando a Microsoft, QMR dovrebbe però finalmente consentire di porsi alle spalle qualunque problematica in fase di boot. Ma sarà davvero così?
Cos’è Quick Machine Recovery?
Come raccontavamo qualche tempo fa, quando uscì la notizia che Microsoft stava lavorando su Quick Machine Recovery, parlammo di sistemi Windows riparabili da remoto.
Perché alla fine, è questo che QMR fa: collegare il sistema alla rete Internet già in fase di avvio, in modo che esso possa ricevere le correzioni per i problemi che ne impediscono il regolare funzionamento.
QMR è una soluzione che si attiva in caso di errori critici all’avvio e si integra con l’ambiente di ripristino di Windows (Windows RE). Quando il sistema rileva che il dispositivo non è in grado di avviarsi dopo più tentativi, QMR interviene offrendo due modalità complementari:
- Cloud Remediation – consente al dispositivo di connettersi a Windows Update per scaricare e applicare automaticamente soluzioni specifiche.
- Auto Remediation – automatizza il tentativo di risoluzione e ripetizione del processo senza richiedere intervento umano.
In figura, lo schema di funzionamento di Quick Machine Recovery (fonte: Microsoft). Il meccanismo reitera il controllo sui server Microsoft, fintanto che una soluzione non risulti effettivamente disponibile e applicabile.
Funzionamento: architettura e flusso operativo
Il processo su cui QMR poggia il suo funzionamento si snoda lungo diverse fasi:
- Rilevamento del crash – Dopo ripetuti tentativi di avvio falliti (generalmente 2), il dispositivo entra automaticamente in modalità di ripristino.
- Avvio in Windows RE – Il sistema si prepara per il processo di ripristino accedendo all’ambiente dedicato.
- Connessione e ricerca correzione – Il dispositivo si collega alla rete (via LAN o WiFi) e interroga Windows Update per cercare patch o configurazioni correttive.
- Applicazione della soluzione – Se una soluzione viene trovata, il sistema la scarica e la applica.
- Riavvio e verifica – Il dispositivo si riavvia. Se il problema è risolto, Windows si avvia normalmente. In caso contrario, il ciclo viene ripetuto fino al timeout configurato.
Come provare Quick Machine Recovery in Windows 11
Le ultime versioni di anteprima di Windows 11 offrono la possibilità di provare il funzionamento di QMR.
Se non si volesse entrare a far parte del programma Windows Insider, si può semplicemente generare una ISO di Windows 11 cliccando sul pulsante Dev Channel sul sito UUPdump quindi selezionando Windows 11 Insider Preview 10.0.26200.5603 (o successive, ge_release_upr) amd64.
Nella pagina seguente, si può optare per Italian, indicare ad esempio solo Windows 11 Pro, Download and convert to ISO, quindi fare clic sul pulsante Create download package. Estraendo tutto in una cartella di appoggio, si deve cliccare due volte su uup_download_windows.cmd
e seguire le istruzioni (premere V per iniziare).
Dopo aver installato Windows 11 dal file ISO così generato, ad esempio in una macchina virtuale, digitando Quick Machine Recovery nel menu Start e selezionando Quick Machine Recovery settings, appare una schermata di scelta simile a quella riprodotta in figura.
Configurazione di Quick Machine Recovery
Allo stato attuale, sebbene Microsoft abbia già preparato la corrispondente documentazione di supporto, Quick Machine Recovery non appare ancora completamente integrato in Windows 11. Tant’è vero che per configurarlo e provarlo in anteprima, è necessario un intervento manuale.
Per procedere in tal senso, consigliamo di creare una cartella C:\TEMP
quindi salvare al suo interno questo file XML (QMR.xml).
Se il computer in uso fosse connesso alla rete mediante cavo Ethernet, si può eliminare dal file l’intera sezione <WifiCredential></WifiCredential>
. Diversamente, in corrispondenza delle stringhe SSID_WIFI
e PASSWORD_WIFI
vanno indicati nome della rete wireless e password di accesso.
Nell’esempio, QMR è impostato per verificare la disponibilità di correzioni ogni 2 minuti nonché per effettuare un riavvio automatico ogni 120 minuti.
Al termine dell’operazione, si deve digitare digitare cmd
nella casella di ricerca di Windows quindi scegliere Esegui come amministratore. Il comando seguente aggiunge QMR al menu di avvio avanzato in Windows 11:
reagentc /setrecoverysettings /path C:\TEMP\QMR.xml
Cliccando sul pulsante Start, su Arresta quindi tenendo premuto il tasto MAIUSC
mentre si fa clic su Riavvia il sistema, si accede al menu di avvio avanzato. Scegliendo Risoluzione dei problemi quindi Opzioni avanzate, si trova immediatamente la nuova voce Ripristino rapido del computer.
Eseguire un test di Quick Machine Recovery
Per provare il funzionamento di Quick Machine Recovery, si può a questo punto digitare cmd
nella casella di ricerca, scegliere Esegui come amministratore quindi digitare i seguenti due comandi:
reagentc /SetRecoveryTestmode
reagentc /BootToRe
Al successivo riavvio, Windows 11 è così forzato ad eseguire una sessione di prova di QMR. Ovviamente, nessun problema sarà risolto (perché nella fase di test di problemi non ce ne sono) però è possibile verificare passo dopo passo il funzionamento di QMR. La presenza dell’indicazione Modalità test è eloquente.
Al rientro in Windows 11, suggeriamo di premere Windows+R
quindi digitare il seguente percorso nel campo Apri: %systemroot%\System32\LogFiles\srt\setupact.log
.
Se la connessione, cablata o wireless, funziona correttamente, si possono trovare riferimenti come StartNetwork: Network is connected all’interno del file di log.
Qualche dubbio sull’efficacia di Quick Machine Recovery in Windows 11
Per il momento abbiamo voluto fare un test molto basilare. Utilizzando i comandi di sistema takeown
e icacls
, abbiamo semplicemente provato a rinominare il file ntoskrnl.exe
in ntoskrnl.bak
contenuto nella cartella %systemroot%
di Windows 11 in modo da impedire il caricamento del sistema.
Il risultato è che QMR si avvia automaticamente, quindi in modo corretto, al boot ma al momento – in nessun caso – è riuscito a rilevare e risolvere il problema legato al file ntoskrnl.exe
. Ricordiamo che ntoskrnl.exe
(abbreviazione di Windows NT Operating System Kernel) è il kernel di Windows, ovvero il cuore del sistema operativo.
QMR mostra il messaggio Non è stato possibile ripristinare automaticamente il dispositivo in questo momento ed entra in un loop che, almeno durante le prove da noi effettuate, non ha mai portato alla correzione della problematica ingenerata artificiosamente.
Il problema legato al file ntoskrnl.exe
è talmente banale che ci saremmo aspettati una correzione istantanea. In realtà QMR non solo non rileva il problema ma non fornisce neppure alcune indicazione per risolverlo. L’unica soluzione per riprendere il controllo di Windows e ripristinare il corretto avvio è stata premere il tasto INVIO, cliccare su Risoluzione dei problemi, Opzioni avanzate, Prompt dei comandi e poi rinominare manualmente il file ntoskrnl.exe
.
Immaginiamo e ci auguriamo (!) che il problema sia semplicemente da ricondursi al fatto che Quick Machine Recovery è al momento considerata come una funzione in via di sviluppo, non ancora nella sua veste definitiva.