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Quando si parla di stampanti termiche, c’è sempre un po’ di confusione. Le stampanti termiche sono dispositivi di stampa che utilizzano il calore per riprodurre immagini e testi su carta sensibile, eliminando la necessità di inchiostro o toner. Le stampanti Phomemo sono dispositivi compatti progettati per la stampa termica diretta (Direct Thermal Printing), utilizzati in applicazioni che spaziano dall’etichettatura alla creazione di note adesive, dalla stampa di testi e immagini monocromatici alla gestione di codici a barre e QR code.
La peculiarità principale delle stampanti Phomemo risiede nella capacità di operare senza inchiostro o toner, sfruttando un processo fisico-chimico basato sulla reazione termica di materiali sensibili al calore. Su Amazon Italia c’è una vasta scelta di stampanti Phomemo in offerta.
Cosa sono le stampanti Phomemo e come funzionano?
Le stampanti Phomemo sono dispositivi compatti e portatili che utilizzano la tecnologia di stampa termica diretta.
La carta termica speciale, utilizzabile con i dispositivi di stampa Phomemo, è rivestita con un film di composti chimici che reagiscono al calore emesso dalla testina termica. La base è di cellulosa o materiale sintetico mentre uno strato sensibile al calore è composto da coloranti leucocromici e sviluppatori acidi. Completa la struttura un rivestimento protettivo contro graffi, umidità e luce UV. Qui alcuni esempi di carta termica per le stampanti Phomemo.
La testina termica raggiunge localmente temperature comprese tra 150°C e 200°C. Il calore attiva la reazione chimica tra colorante e sviluppatore, provocando la formazione di pigmento visibile (tipicamente nero, ma in alcuni modelli anche blu o monocromie speciali).
Sebbene sia indicata una lunga durata, l’immagine stampata può comunque tendere a sbiadire con l’esposizione a calore, luce solare o agenti chimici.
Architettura interna: meccanica ed elettronica
Il sistema meccanico di ogni stampante Phomemo comprende l’alloggiamento per il rotolo o i fogli di carta termica (comprese le etichette), un rullo di trascinamento che muove il supporto con precisione e la testina termica, composta da un array lineare di elementi resistivi con risoluzioni tipiche di 203 o 300 dpi.
Un meccanismo di apertura consente di sostituire rapidamente la carta o le etichette. In alcuni casi, i fogli (specie quelli in formato A4) si inseriscono singolarmente al bisogno o sotto forma di moduli continui.
La parte elettronica si basa su una scheda principale dotata di un microcontrollore — spesso ARM Cortex‑M o RISC‑V — che gestisce i dati di stampa, driver per pilotare la testina termica, moduli di comunicazione come Bluetooth Low Energy, USB o Wi‑Fi, memoria EEPROM per i parametri e regolatori di tensione per fornire alimentazione stabile. L’energia proviene da una batteria ricaricabile agli ioni di litio, gestita da un circuito BMS che protegge da sovraccarichi, scariche profonde e surriscaldamento, con ricarica effettuabile via USB‑C o microUSB.
Suggeriamo di esplorare questa pagina per raccogliere informazioni sulle stampanti termiche e sui supporti di stampa.
Nell’immagine, i vari formati supportati dalla stampante Phomemo M834 (vedere più avanti) e le tipologie di carte termiche utilizzabili (foglio singolo, modulo continuo, rotolo interno, etichette).
Quali sono le differenze rispetto alle stampanti a sublimazione, trasferimento termico e ZINK?
Come abbiamo messo in evidenza nell’articolo dedicato alle stampanti senza inchiostro, la stampa a sublimazione termica utilizza calore per trasformare l’inchiostro in gas che penetra nel materiale, permettendo stampe a colori di qualità fotografica.
La stampa a trasferimento termico usa un nastro (ribbon) riscaldato per trasferire l’inchiostro sulla superficie di stampa, garantendo maggiore durata del colore.
La stampa termica diretta, come nelle stampanti Phomemo, riscalda direttamente la carta termica che cambia colore senza bisogno di inchiostro o nastri.
Ancora, le stampanti ZINK (Zero Ink) utilizzano una carta fotografica speciale contenente cristalli di coloranti pre-incorporati (ciano, magenta e giallo) che sono attivati dal calore prodotto dalla testina della stampante. Il calore fa cambiare colore a questi cristalli in modo controllato, permettendo stampe a colori in un unico passaggio senza bisogno di inchiostro liquido o nastri. Le stampe ZINK sono quindi tipicamente a colori e usate soprattutto per fotografie compatte e portatili.
Caratteristica | Phomemo (Termica diretta) | Sublimazione termica | Trasferimento termico | ZINK |
---|---|---|---|---|
Supporto di stampa | Carta termica termosensibile monocromatica | Carta o supporti trattati per sublimazione | Carta o etichette + ribbon inchiostrato | Carta ZINK multistrato con cristalli CMY |
Meccanismo di stampa | Calore diretto annerisce la carta | Il colorante solido sublima e penetra nel supporto | Calore trasferisce il pigmento dal ribbon al supporto | Calore selettivo attiva i cristalli CMY nella carta |
Colori | Monocromatico (nero o varianti) | Pieno colore (CMY) | Monocromatico o a colori, a seconda del ribbon | Pieno colore (CMY) |
Durata della stampa | Limitata, sensibile a calore e luce | Molto alta, resistente a graffi e umidità | Alta, specialmente per etichette industriali | Buona, ma sensibile a UV e calore eccessivo |
Costo del supporto | Basso | Medio-alto | Medio | Alto |
Applicazioni tipiche | Etichette, ricevute, note adesive | Fotografie, tessuti, gadget personalizzati | Etichette resistenti, codici a barre industriali | Fotografie a colori in mobilità |
Cosa cambia tra i vari modelli di stampanti Phomemo?
Le differenze tra i vari modelli di stampanti Phomemo riguardano soprattutto la larghezza di stampa, le modalità di connettività, le dimensioni e caratteristiche d’uso, nonché la compatibilità con diversi tipi di carta termica.
Nei modelli premium, la risoluzione di stampa è pari a 300 dpi: in questo modo è assicurata una migliore leggibilità di testi di piccole dimensioni e una resa grafica più dettagliata. Di contro, i consumi energetici risultano leggermente più alti.
Modello | Larghezza di stampa | Connettività | Risoluzione | Uso ideale | Caratteristiche speciali |
---|---|---|---|---|---|
P15 | 12–15 mm | Bluetooth | 203 dpi | Etichette ultra-compatte | Peso ridotto, per etichettatura rapida on-the-go |
M110 | 20–50 mm | Bluetooth | 203 dpi | Etichette di piccole dimensioni, cavi, uso mobile | App dedicata con modelli personalizzabili |
M220 | 20–75 mm | Bluetooth, USB | 203 dpi | Spedizioni, magazzino | Supporto etichette 4×6 pollici, stampa veloce |
M221 | 20–75 mm | Bluetooth, USB | 203 dpi | Ufficio, codici QR, loghi | Velocità migliorata rispetto a M220 |
M02S | 15, 25, 53 mm | Bluetooth | 300 dpi | Foto, adesivi, note | Stampa creativa, alta risoluzione |
M832 | A4, 110 mm, 80 mm, 53 mm | Bluetooth, USB | 300 dpi | Documenti, foto, contratti ad alta qualità | Batteria 2600 mAh, fino a 150 pagine di stampa continua |
M834 | A4, 110 mm, 80 mm, 53 mm | Bluetooth, USB | 300 dpi | Documenti e foto in alta definizione | Simile a M832, con ottimizzazioni di design |
Phomemo P15 è veramente un “best buy“: si tratta di una versatile e funzionale etichettatrice che costa pochissimo (adesso a 20 euro circa su Amazon Italia; con tre rotoli da 480 etichette totali che costano ulteriori 20 euro).
La tabella mette in evidenza la versatilità delle stampanti Phomemo che spaziano dai modelli ultra-compatti ideali per etichette rapide e portatili, fino a soluzioni avanzate per la stampa di documenti e foto, come M832 e M834. Il supporto per la connettività Bluetooth e USB garantisce massima flessibilità d’impiego.