Gaming e pirateria: un settore sempre più pericoloso per i giocatori

L'Entertainment Software Association fa il punto su gaming e pirateria: ecco le piattaforme più pericolose.

I videogiochi contraffatti rappresentano da molti anni uno dei vettori preferiti dai cybercriminali. A tal proposito, a quanto pare, la situazione continua a diventare sempre più pericolosa per l’utenza.

A lanciare l’allarme è stata l’Entertainment Software Association, che rappresenta diverse importanti software house impegnate nel settore del gaming. L’associazione in questione ha presentata una panoramica accurata rispetto all’ambito della pirateria informatica.

Il documento redatto ha portato a galla una serie di siti e servizi sfruttati per diffondere software contraffatti. Oltre agli aspetti legali, questi rappresentano un enorme pericolo che spaziano dai più classici malware fino a strumenti di criptojacking.

L’ESA, che rappresenta le società di videogiochi tra cui Activision Blizzard, EA, Epic Games, Nintendo, Sony, Square Enix e Ubisoft, spera che gli interessi dei suoi membri vengano presi in considerazione dal governo americano, e non solo, anche per quanto riguarda la difesa dei diritti d’autore.

Gaming e pirateria, non è solo una questione di illegalità

A tal proposito, la ricerca ha portato a galla dati molto interessanti.

I siti di download illegali restano un problema chiave per l’industria dei videogiochi e esistono in varie forme. Nella categoria cyberlocker vengono menzionati specificamente 1fichier.com e megaup.net. Il primo di questi è stato anche oggetto di un’azione legale da parte di Nintendo in Francia.

Megaup non è stato citato in giudizio, ma l’ESA considera la piattaforma e il suo operato situazioni critiche in questo settore. Secondo il rapporto, nell’ultimo anno, il numero stimato di download di giochi è aumentato del 135%. Sebbene Megaup riceva delle richieste ufficiali di rimozione dei contenuti, la maggior parte di essi non riceve mai seguito. Non solo: secondo l’ESA, i file che vengono rimossi scompaiono dalla piattaforma solo con un notevole ritardo.

L’associazione spiega come “Megaup ospita centinaia di copie non autorizzate di titoli di videogiochi protetti da copyright e ha solo un tasso di risposta del 33% agli avvisi di rimozione dell’ESA“. Nel comunicato si legge come “Anche i siti web che indicizzano e gestiscono i collegamenti ai contenuti ospitati su Megaup beneficiano del basso tasso di conformità della piattaforma poiché questi siti web ottengono più traffico, e quindi maggiori entrate pubblicitarie“.

Anche questi siti che fungono da connessione tra utenti e software contraffatto restano una minaccia e lo stesso vale per le piattaforme che propongono torrent illegali. L’ESA elenca nsw2u.com, Game3rb.com, Solidtorrents.to e 1337x.to come alcuni dei nomi di spicco.

Malware, adware e criptojacking

Il tutto senza dimenticare i problemi legati ai malware. Come già citato, gaming e pirateria sono spesso legati anche a truffe informatiche o casi di cybercrimine.

Il malware può essere utilizzato anche per generare entrate. In alcuni casi, i malintenzionati monetizzano i giochi piratati installando automaticamente miner di criptovaluta, pur non sottovalutando il fenomeno adware, che rimane un problema concreto.

Per l’ESA “I distributori di videogiochi piratati spesso intrecciano i loro download con queste varie forme di malware per sfruttare gli utenti che scaricano giochi apparentemente gratuiti“.

L’associazione di gioco spera che, segnalando questo insieme di minacce, vengano maggiormente considerata dalle forze dell’ordine, dai politici e dai governi dei vari paesi, affinché siano intraprese le adeguate contromisure.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti