Google Gemini: il lancio sarebbe stato rimandato a gennaio 2024

Presentato a maggio, Google Gemini non debutterà questo dicembre. Secondo le ultime, Sundar Pichai avrebbe rimandato al 2024 il lancio del nuovo modello AI.
Google Gemini: il lancio sarebbe stato rimandato a gennaio 2024

Nell’elenco delle novità presentata da Google a maggio in occasione della conferenza I/O figura anche Gemini, il modello AI di base di prossima generazione. Ebbene, chi sperava di poterlo sfruttare già in questo 2023 resterà quasi sicuramente deluso: secondo un report dell’ultima ora, infatti, l’azienda di Mountain View avrebbe deciso di posticiparne il lancio a gennaio del 2024.

Google Gemini rimandato a gennaio del 2024: perché Sundar Pichai ha cambiato i piani in agenda

In base a quanto riferito da The Information, Big G aveva in programma per la seconda settimana di dicembre una serie di eventi (California, New York e Washington) per presentare proprio Gemini. I piani sarebbero stati però cambiati su ordine dell’amministratore delegato Sundar Pichai per un motivo ben preciso: l’intelligenza artificiale, allo stato attuale, non sarebbe in grado di rispondere in modo preciso e affidabile ad alcune query poste in una lingua diversa dall’inglese.

Per Google il supporto linguistico globale è una priorità, anche perché nel mirino c’è GPT-4 di OpenAI. Quest’ultimo utilizza molti modelli AI interconnessi e non un singolo modello di grandi dimensioni. Google Gemini è probabilmente basato sullo stesso concetto. Secondo le fonti del The Information, ad oggi sarebbero stati raggiunti ottimi risultati, ma per il lancio – con i dovuti accorgimenti – sarebbe necessaria qualche settimana aggiuntiva.

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Riferendosi a Gemini, Pichai a novembre ha dichiarato che la società “è concentrata per rilasciare il prima possibile la versione 1.0, assicurandosi che sia competitivo e all’avanguardia“. A maggio invece, durante la conferenza I/O 2023, Gemini è stato descritto come un modello dalle impressionanti capacità multimodali. Qualcosa di mai visto prima in altri modelli.

Oltre a riconoscere testo e immagini, Gemini – a detta di Google – sarà un partner efficiente anche per gli sviluppatori e contribuirà alle innovazioni del futuro. Disponibile “in varie dimensioni e capacità”, il modello sarà a disposizione degli utenti solo dopo aver superato a pieni voti tutti i test, compresi quelli di sicurezza.

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