Google presenta Doppl: ecco il feed per lo shopping AI

Google presenta un discovery feed shoppable in Doppl: video AI, raccomandazioni personalizzate e link diretti ai merchant.
Google presenta Doppl: ecco il feed per lo shopping AI

Scegliere un capo d’abbigliamento senza provarlo rappresenta una sfida classica dello shopping online, ma Google ha deciso di affrontarla con una soluzione innovativa.

Doppl, l’app sperimentale annunciata nelle scorse ore, combina Intelligenza Artificiale, prova virtuale ed eCommerce in un’esperienza unificata e rivoluzionaria. La piattaforma introduce un discovery feed completamente improntato alla filosofia shoppable, dove video AI generati da algoritmi avanzati mostrano capi reali indossati da avatar digitali personalizzati, consentendo agli utenti di acquistare direttamente dai negozi partner con pochi clic.

L’app rappresenta un esperimento ambizioso nel trasformare radicalmente il modo in cui scopriamo e acquistiamo abbigliamento nel contesto digitale contemporaneo. Il suo funzionamento si poggia su tre pilastri fondamentali: clip video sintetiche che riproducono realisticamente i prodotti su figure umane tridimensionali sofisticate, algoritmi di raccomandazione che si adattano in modo dinamico alle preferenze individuali di ogni utente, e un percorso d’acquisto senza interruzioni né attrito.

A differenza di piattaforme consolidate come TikTok o Instagram, dove i contenuti provengono da creator reali e influencer, Doppl affida interamente la generazione visiva all’AI, eliminando la necessità di collaborazioni umane tradizionali.

Un nuovo approccio allo shopping online

Questa strategia rispecchia un trend più ampio e significativo nel settore tecnologico contemporaneo: Meta sta sviluppando Vibes e OpenAI ha lanciato Sora, entrambi i progetti focalizzati sulla creazione di contenuti sintetici di alta qualità. Le grandi aziende tech cercano instancabilmente nuovi canali per scoperta e monetizzazione, integrando generazione visiva avanzata con motori di raccomandazione sofisticati e complessi.

I vantaggi di questo approccio innovativo sono indubbiamente evidenti e tangibili: contenuti sempre disponibili senza i vincoli dei creator umani, personalizzazione estrema calibrata sulle preferenze individuali, e costi di produzione significativamente ridotti rispetto alle strategie pubblicitarie tradizionali.

Tuttavia, emergono anche questioni spinose e fondamentali che meritano attenzione. Come garantire trasparenza quando il consumatore interagisce con contenuti esclusivamente artificiali? Quanto fedelmente i video AI rappresentano effettivamente i capi rispetto alla realtà fisica e tangibile? E quali conseguenze comporterebbe per gli influencer e i creator che vivono nel contesto del marketing collaborativo e partnership commerciali?

Per i retailer e le aziende del settore, il dilemma si presenta con una duplicità evidente. Un feed integrato potrebbe aprire nuovi mercati e ridurre significativamente le spese pubblicitarie tradizionali, ma una cattiva rappresentazione digitale dei prodotti rischierebbe di aumentare i resi e di erodere progressivamente la fiducia dei clienti. La gestione dei dati relativi agli avatar personalizzati e alle preferenze individuali implica inoltre responsabilità significative e vincolanti in materia di privacy e protezione dei dati sensibili.

Google ha iniziato prudentemente con utenti statunitensi maggiorenni su iOS e Android, mantenendo consapevolmente flessibilità per correzioni iterative e ampliamenti futuri. Il successo di Doppl dipenderà dalla capacità dell’AI di riprodurre fedelmente i prodotti reali e dalla trasparenza mantenuta verso chi compra e verso chi crea contenuti tradizionalmente.

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