Il futuro di Thunderbird: pietra miliare sarà la versione 115 con una revisione totale del codice e un'interfaccia rivoluzionata

Il client di posta elettronica si appresta a festeggiare i suoi primi 20 anni: c'era però bisogno di modifiche incisive e tanta aria fresca. Thunderbird 115 Supernova si scrollerà di dosso tanto codice ereditato da Firefox migliorando interfaccia utente ed esperienza d'uso.

Correva l’estate 2003 quando Mozilla rilasciò la prima versione del client di posta elettronica Thunderbird. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e per un breve periodo tempo sembrò che Thunderbird fosse giunto al capolinea: la fondazione doveva necessariamente tagliare i costi di esercizio e l’applicazione pareva destinata all’abbandono.
In realtà, grazie al supporto della comunità (a partire dal 2012), Thunderbird è potuto crescere e oggi – nell’epoca del “tutto sul cloud” e delle webmail – resta uno dei programmi per la gestione della posta elettronica più apprezzati e utilizzati. È tra l’altro compatibile con il protocollo OAuth permettendo la lettura della posta Gmail senza digitare neppure nome utente e password (stessa cosa è possibile con Outlook e con altri account compatibili).
Nell’ultimo periodo, come vedremo più avanti, tra il 2017 e il 2020, ci sono stati alcuni cambiamenti rilevanti: le aggiunte o le modifiche applicate a Thunderbird devono essere approvate dagli sviluppatori e dai progettisti principali. Ma la comunità continua a essere punto nevralgico.

Celebrando i primi 20 anni della storia di Thunderbird, Mozilla si accinge a introdurre un cambiamento radicale nell’interfaccia del programma di posta. Le novità arriveranno a luglio 2023 ma già oggi si parla di ciò che gli utenti potranno aspettarsi.

Perché Thunderbird sembra così vecchio e perché ci vuole così tanto tempo per cambiare” la sua interfaccia? Si chiede una buona fetta degli utenti dell’applicazione.
Alessandro Castellani, Product Design Manager di Thunderbird, ha voluto rispondere al quesito pubblicando un video esplicativo che descrive con dovizia di particolari la strada che è stata imboccata.

La prima vera pietra miliare verrà posta con il rilascio di Thunderbird 115 “Supernova”: si tratta di una versione completamente rivista del software, molto più moderna sia visivamente che tecnicamente. Castellani racconta che Thunderbird sta subendo una massiccia rielaborazione da zero per eliminare tutto il debito tecnico e di interfaccia accumulato negli ultimi 10 anni.
Non è un compito facile, ma è necessario per garantire la sostenibilità del progetto per i prossimi 20 anni“, aggiunge.

Nel corso del prossimo triennio, inoltre, gli sviluppatori di Thunderbird di prefiggono, come obiettivi primari, l’ottimizzazione del codice per renderlo più snello e affidabile; un ripensamento dell’intera interfaccia utente per renderla adattabile e personalizzabile; il passaggio a un piano di rilasci mensile.

Thunderbird è oggi un programma che condivide buona parte del suo codice con Firefox: le schede e le sezioni sono semplicemente schede del browser Web con un’interfaccia utente adattata alle esigenze di client di posta. I “fondamentali” sono buoni: si pensi al supporto multipiattaforma, al motore di rendering Gecko, al compilatore JavaScript Spidermonkey. Ma Thunderbird eredita anche tanta complessità, come quella derivante dall’utilizzo di moduli C++, JS, CSS e XHTML.

Oggi Thunderbird è retto da circa una dozzina di sviluppatori principali: è diventato quindi estremamente complesso sostenere la complessità di un progetto che affonda le radici in una serie di strumenti software che subiscono modifiche con grande frequenza.
Di proprietà di MZLA Technologies, una consociata di Mozilla Foundation, Thunderbird è comunque attivamente sviluppato e gestito da un gruppo crescente di dipendenti retribuiti.

La comunità ha sempre un ruolo centrale nella crescita di Thunderbird ma, come spiega ancora Castellani, il processo decisionale avviene durante le riunioni interne: è guidato dai responsabili, come in una normale azienda. Ci sono figure come lo sviluppatore capo, il progettista capo, il project e product manager, gli ingegneri senior e così via che hanno la responsabilità di assumere le decisioni finali. “Ascoltiamo e incorporiamo sempre il feedback della community e cerchiamo di bilanciare ciò che sappiamo essere necessario con ciò che vogliono i nostri utenti e collaboratori esterni“, si legge in una nota.

Per i prossimi anni Castellani dipinge un futuro roseo per Thunderbird con i tanti miglioramenti in termini di interfaccia ed esperienza d’uso, ottimizzazione e pulizia del codice, rinnovata attenzione all’usabilità e all’accessibilità, aggiunta di funzionalità che alcuni software concorrenti hanno implementato già da tempo ma anche “creazione di alcune soluzioni sorprendenti e innovative che miglioreranno l’esperienza di tutti“.

Le evoluzioni future di Thunderbird continueranno comunque a ruotare attorno a un processo aperto ed etico con un’attenzione costante alla comunità. Anche se ciò non significa soddisfare tutte le richieste: “provare a farlo può effettivamente diluire e svalutare il tuo prodotto“, si legge.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti