Il nuovo chip Apple M5 è qui: prestazioni e AI integrata in ogni core

Apple ha lanciato M5, la quinta generazione dei suoi chip Apple Silicon, con CPU fino a 10 core, GPU con acceleratori neurali in ogni core e un Neural Engine migliorato. Il chip offre prestazioni AI on-device ai massimi livelli.
Il nuovo chip Apple M5 è qui: prestazioni e AI integrata in ogni core

Apple ha appena alzato il sipario sul suo nuovo gioiello tecnologico: il chip M5, quinta generazione della gamma Apple Silicon, nata esattamente 5 anni fa – a novembre 2020, che ha segnato un allontanamento per adesso definitivo dall’offerta di chip Intel. Con CPU e GPU potenziate, un Neural Accelerator integrato in ogni core grafico e una banda di memoria mai vista prima, M5 promette non solo prestazioni ai vertici, ma anche un balzo in avanti nell’elaborazione intelligente on-device.

Che si tratti di editing video con AI in tempo reale, rendering 3D avanzato o esperienze immersive su Vision Pro, Apple dichiara che il nuovo chip M5 porterà i suoi dispositivi a livelli fino ad oggi impensabili, anticipando un futuro in cui l’intelligenza artificiale lavora davvero alla velocità della creatività di ogni utente.

Apple M5 2025

Chip Apple M5: quali sono le vere novità architetturali

Apple mette in evidenza come la GPU di M5 adotti una nuova micro-architettura in cui ogni unità di calcolo grafico integra appunto un acceleratore neurale dedicato. È una scelta ben precisa che sposta parte del carico inferenziale (matrici, convoluzioni, operazioni tipiche di LLM e reti neurali) direttamente nell’array grafico, riducendo latenza e traffico verso blocchi separati come il Neural Engine. Apple presenta questo approccio come il fattore principale del salto prestazionale nelle elaborazioni AI lato GPU rispetto alla generazione precedente.

Per completezza, M5 mantiene anche un Neural Engine “tradizionale” migliorato e una CPU fino a 10 core nella configurazione base (tipica combinazione orientata a “performance+efficienza” usata da Apple).

M5 è prodotto da TSMC usando ancora la tecnologia a 3 nm. Tuttavia, rispetto all’M4 Apple indica l’uso della variante N3P (una versione “performance-optimized” del nodo produttivo) invece della versione N3E usata in precedenza. N3P offre guadagni modestissimi ma concreti: nell’ordine del 4% in termini di densità di transistor e fino al 5% di miglioramento prestazionale o una riduzione del consumo del 5–10% a parità di frequenza. Tali vantaggi, combinati con riprogettazioni architetturali, possono tradursi in margini importanti su SoC complessi come M5.

La soluzione scelta dagli ingegneri della Mela giustifica in parte l’integrazione di unità extra per l’AI senza aumentare l’area occupata o il consumo rispetto alla generazione precedente.

Architettura SoC Apple M5

Specifiche tecniche chiave (configurazione base dichiarata da Apple)

  • CPU: fino a 10 core (mix “performance+efficienza“).
  • GPU: 10 core con Neural Accelerator in ogni core (nuova micro-architettura).
  • Neural Engine: versione migliorata, 16 core.
  • Banda di memoria unificata: ~153 GB/s (da ~120 GB/s sulla generazione M4, cioè ~+30%).
  • Supporto per il ray tracing di “terza generazione” e miglioramenti grafici fino al 45% in certe metriche.

Cosa significa avere acceleratori neurali nella GPU di Apple M5

Spostare le operazioni di inferenza nel tessuto della GPU riduce i trasferimenti tra blocchi (meno overhead), portando benefici tangibili durante l’utilizzo di assistenti AI locali, sistemi di trascrizione, funzioni di editing in tempo reale.

Il parallelismo massimizzato lato GPU consente di rendere il SoC Apple molto più efficiente nelle pipeline grafiche che includono attività di machine learning (i.e. upscaling AI, denoising, elaborazioni Vision Pro).

C’è poi una maggiore flessibilità d’uso per gli sviluppatori: a regime, strumenti e runtime (Metal Performance Shaders, Core ML, ecc.) esporranno apposite API che permetteranno di svolgere operazioni di inferenza sulle nuove unità neurali. Apple tradizionalmente fornisce questi strumenti, ma l’efficacia finale dipenderà dall’integrazione software e dalla maturità dei compilatori.

Implicazioni per i prodotti Apple (MacBook Pro 14″, iPad Pro, Vision Pro)

Apple ha annunciato l’adozione dei chip M5 su MacBook Pro 14″, iPad Pro e nella versione aggiornata di Vision Pro.

La combinazione di maggior banda di memoria, accelerazione AI nella GPU e Neural Engine più veloce apre scenari concreti: editing video accelerato da modelli on-device, upscaling e denoising pilotati e ottimizzati dall’AI in tempo reale, strumenti di produttività con assistenti locali più reattivi e funzionalità AR/VR con interazioni più fluide su Vision Pro.

Come accennato in precedenza, comunque, i benefici realmente percepiti dall’utente finale dipenderanno dall’ottimizzazione delle app e dei framework (Metal, Core ML,…), oltre che dalle capacità termiche dello chassis.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

M5 rappresenta una novità interessante: Apple conferma di voler spingere sempre più sull’intelligenza artificiale on-device, integrando accelerazione AI direttamente sulla GPU e sfruttando N3P per contenere area/consumi.

Le promesse sono solide sulla carta e ben documentate da Apple, ma la verifica pratica passerà per i benchmark indipendenti e per l’uso dei software più comuni.

Per creativi, sviluppatori e appassionati di AI, M5 significa editing video e modifica di immagini più veloci, applicazioni più intelligenti ed esperienze AR/VR migliorate con Vision Pro. Per chi guarda al futuro dell’informatica personale, l’arrivo del chip M5 ribadisce la volontà di portare le elaborazioni AI direttamente sul dispositivo locale.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti