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La notizia è stata inizialmente diffusa da The Information, ma ha fatto immediatamente il giro del mondo: Meta, il colosso tecnologico proprietario di piattaforme come Facebook e Instagram, ha siglato un contratto a dieci zeri con Google Cloud.
Il contratto, il cui valore supera i 10 miliardi di dollari, impegna Meta a utilizzare i server e altri servizi di elaborazione remota forniti da Google Cloud. Questo accordo si inserisce in un contesto di investimenti massicci da parte dei giganti della tecnologia, tutti impegnati a migliorare i propri modelli di intelligenza artificiale generativa, un settore che richiede una potenza di calcolo straordinaria e infrastrutture all’avanguardia.
I termini dell’accordo
L’accordo tra Meta e Google Cloud rappresenta uno dei contratti più significativi nella storia recente dell’attività cloud di Google, fondata 17 anni fa. Il contratto ha una durata di sei anni e prevede che Meta si avvalga delle soluzioni di elaborazione remota di Google per lo sviluppo e l’erogazione ai clienti di Meta AI.
Nonostante l’importanza dell’intesa, Meta non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito a una richiesta di commento da parte dell’Afp.
Google Cloud è oggi la terza maggiore azienda di elaborazione remota a livello globale, preceduta solo da AWS di Amazon e Microsoft. Il settore ha mostrato una crescita robusta: nel secondo trimestre, le vendite di Google Cloud hanno registrato un aumento del 32%, superando i 13 miliardi di dollari.
A testimonianza della sua attrattività e capacità, Sundar Pichai, CEO dell’azienda californiana, ha dichiarato che “quasi tutti gli ‘unicorni – ovvero le startup con un valore di almeno 1 miliardo di dollari nel settore dell’intelligenza artificiale generativa – utilizzano Google Cloud“.
Questo include anche OpenAI, che, pur essendo il partner privilegiato di Microsoft per l’IA, ha recentemente firmato un proprio contratto anche con Google Cloud, evidenziando la crescente domanda di infrastrutture cloud specializzate.
I fattori chiave: talenti e potenza di calcolo
Le ingenti somme investite in questo accordo riflettono la strategia più ampia di Meta nel settore dell’intelligenza artificiale. A metà luglio Mark Zuckerberg aveva già annunciato l’intenzione di destinare “centinaia di miliardi di dollari” in infrastrutture di intelligenza artificiale.
La corsa all’IA vede Meta in una posizione di rincorsa rispetto a leader consolidati come OpenAI (con ChatGPT) e la stessa Google. Per non rimanere ulteriormente indietro, Meta sta adottando una strategia aggressiva non solo sul fronte infrastrutturale ma anche su quello delle risorse umane.
Il gruppo californiano ha attivamente sottratto dipendenti a concorrenti diretti come OpenAI, Google e Anthropic, offrendo loro bonus di ingresso che raggiungono anche i 250 milioni di dollari. Mark Zuckerberg ha espresso la volontà di creare “il team più affiatato e talentuoso dell’intero settore“, un team che avrà a disposizione un “livello di potenza di calcolo senza pari nel settore“.
Questa duplice strategia, che combina l’investimento massiccio in infrastrutture cloud e l’acquisizione di talenti di punta, sottolinea la centralità della potenza di calcolo e delle competenze specializzate nella competizione per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale di nuova generazione.