/https://www.ilsoftware.it/app/uploads/2024/12/3-8.jpg)
Alle porte c’è un nuovo potenziamento di IT Wallet, il portafoglio digitale già adottato da milioni di cittadini, che ora si prepara ad accogliere nuovi documenti fondamentali come i titoli di studio, l’ISEE e la tessera elettorale. Questa svolta, annunciata dal sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti, prevede che la patente in formato digitale assuma pieno valore legale come documento di riconoscimento, equiparandosi così alla carta d’identità elettronica.
IT-Wallet: in arrivo la CIE
Il rafforzamento dell’identità digitale attraverso l’IT Wallet rappresenta un passo decisivo verso la completa digitalizzazione dei documenti personali. Attualmente, la piattaforma è utilizzata da oltre cinque milioni di italiani e si candida a diventare il fulcro dell’ecosistema digitale nazionale.
Si partirà attribuendo valore legale alla versione digitale della patente di guida, ma l’obiettivo principale rimane la diffusione della carta d’identità elettronica, ritenuta più sicura rispetto ad altri sistemi come lo SPID, anche se per il passaporto digitale si dovrà attendere, a causa delle stringenti normative internazionali sulla sicurezza.
Parallelamente, il governo sta lavorando a un’innovativa soluzione per la verifica età online, con particolare attenzione alla tutela dei minori. L’Italia, infatti, è stata selezionata dalla Commissione europea tra i quattro paesi pilota per la sperimentazione di un’applicazione dedicata a questo scopo. Il progetto, ispirato ai successi già ottenuti dall’app IO e dall’IT Wallet, mira a garantire un ambiente digitale più protetto, bilanciando la necessità di sicurezza con il rispetto della privacy degli utenti più giovani.
Sul tema dell’utilizzo degli smartphone da parte dei minori, Alessio Butti ha sottolineato la necessità di evitare approcci proibizionisti estremi, pur condividendo il divieto dell’uso dei dispositivi nelle aule scolastiche. Secondo il sottosegretario, la priorità dovrebbe essere posta sulla qualità dei contenuti accessibili e sull’efficacia dei filtri, considerando la tecnologia come uno strumento neutrale che può diventare positivo o negativo a seconda dell’uso che se ne fa.
L’italia punta anche sull’AI
L’impegno dell’Italia nel campo dell’intelligenza artificiale si concretizza anche attraverso il pieno sostegno all’AI Act europeo, il nuovo quadro normativo comunitario volto a regolamentare lo sviluppo e l’utilizzo dell’AI. Il governo ha deciso di destinare un miliardo di euro a questo settore strategico, con l’obiettivo di promuovere la ricerca, la formazione e la competitività nazionale. In parallelo, si sta lavorando a un disegno di legge nazionale che rispecchi le direttive dell’Unione Europea, rafforzando così la posizione dell’Italia come attore di primo piano nell’innovazione tecnologica continentale.
Questa strategia si inserisce all’interno del più ampio Piano Mattei, il programma con cui l’Italia ambisce a diventare un ponte digitale tra Europa e Africa. L’iniziativa mira a favorire la cooperazione internazionale, lo scambio di competenze e lo sviluppo di infrastrutture digitali avanzate, consolidando il ruolo del paese come hub tecnologico e punto di riferimento per la trasformazione digitale a livello globale.