La terza versione della licenza GPL minerà l'accordo Novell-Microsoft?

Eben Moglen, uno dei legali che assistono la Free Software Foundation, ha discusso - nel corso di un seminario promosso da OpenLogic - i dettagli della bozza della General Public License 3 (GPL3), comprese le scelte operate per contrastare la recente...

Eben Moglen, uno dei legali che assistono la Free Software Foundation, ha discusso – nel corso di un seminario promosso da OpenLogic – i dettagli della bozza della General Public License 3 (GPL3), comprese le scelte operate per contrastare la recente intesa tra Novell e Microsoft.
Le osservazioni di Moglen arrivano pochi giorni dopo le esplosive dichiarazioni, da parte di Microsoft, che vedrebbero molte applicazioni opensource aver violato 235 suoi brevetti.
Stando a quanto illustrato pubblicamente da parte di Moglen, la nuova versione della licenza GPL costringerebbe Microsoft ad assoggettarsi alla stessa in forza della redistribuzione, da parte del colosso di Redmond di servizi basati su Novell Suse Enterprise. La licenza GPL3 proteggerebbe da azioni legali tutta la comunità Linux e non solo gli utenti Novell.
L’avvocato Moglen ha poi spiegato che la GPL3 impedirà, almeno nella bozza attuale, la possibilità di stringere accordi simili a quello avvenuto tra Novell e Microsoft (le due aziende si sono impegnate, tra l’altro, a non promuovere azioni legali nei confronti dei rispettivi clienti).
Così Moglen si è espresso nel merito: “se si fa un accordo con un soggetto che detiene dei brevetti versandogli un tributo a fronte della protezione fornita ad alcuni ma non a tutti i clienti, si sta violando i termini di licenza”.
Se Microsoft non ha rilasciato alcun commento sulle osservazioni di Moglen, parla invece Richard Wiler – membro del consiglio della “Association for Competitive Technology”, della quale il colosso di Redmond fa parte -. Wiler ha contestato le asserzioni di Moglen: “Microsoft non sta distribuendo Linux. L’azienda sta solo fornendo qualche forma di accesso al servizio senza però distribuire Linux su disco e senza fornire informazioni per il download. Microsoft non è coinvolta in alcun tipo di distribuzione del prodotto”.

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