L’IA entra in Parlamento con Norma, MSE e Depuchat

La Camera dei Deputati adotta Norma, MSE e Depuchat: strumenti IA open source per scrivere leggi, cercare norme e dialogare con i cittadini in modo trasparente.
L’IA entra in Parlamento con Norma, MSE e Depuchat

La Camera dei Deputati inizia ad adottare strumenti basati su intelligenza artificiale, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza, l’efficienza amministrativa e l’interazione democratica. Questa iniziativa, frutto di un percorso di ricerca avviato nel biennio 2023-2024 e coordinato dalla Commissione presieduta da Luciano Floridi, docente alla Yale University, si fonda sulle raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente sull’Adozione dell’IA, che nel rapporto 2024 ha sottolineato la necessità di soluzioni open source o sviluppate in ambito europeo. Questo approccio non solo assicura la conformità alle normative come il GDPR e l’AI Act, ma garantisce anche elevati standard di privacy e sicurezza dei dati, rafforzando il concetto di sovranità digitale come valore centrale nell’adozione di nuove tecnologie in ambito pubblico.

Norma, MSE e Depuchat

Al cuore di questa trasformazione si trovano tre strumenti distintivi, ognuno dei quali risponde a esigenze specifiche del processo legislativo e del dialogo democratico: Norma, MSE e Depuchat.

 

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Norma è un assistente virtuale specializzato nell’analisi delle leggi che permette interrogazioni in linguaggio naturale sulla banca dati normativa. Attraverso Norma, parlamentari e cittadini possono accedere a visualizzazioni grafiche, tabelle e elenchi normativi con collegamenti diretti alle fonti ufficiali, coprendo le legislature XVIII e XIX(dal 23 marzo 2018 ad oggi). L’obiettivo è rendere più semplice e immediata la consultazione della normativa vigente, favorendo una maggiore trasparenza e partecipazione.

A supporto dell’attività parlamentare entra in gioco MSE (Macchina Scrittura Emendamenti), una piattaforma di scrittura assistita progettata per facilitare la redazione degli emendamenti nel rispetto delle regole formali. MSE integra funzionalità di riferimento automatico alle normative vigenti e un evoluto chatbot che consente la consultazione di dossier e audizioni parlamentari.

Alcuni gruppi parlamentari stanno già sperimentando questo editor, riconoscendone il potenziale nell’ottimizzare tempi e modalità di lavoro all’interno delle commissioni e dell’Aula.

Non meno innovativa è la piattaforma Depuchat, una interfaccia conversazionale pubblica pensata per permettere ai cittadini di esplorare l’attività parlamentare e ottenere informazioni puntuali sull’operato dei deputati o su specifiche tematiche di interesse. Depuchat, attualmente in fase di validazione, è stato sviluppato con particolare attenzione all’esclusione di dati personali sensibili, in linea con le più recenti direttive in materia di privacy.

Sicurezza, privacy e trasparenza delle piattaforme

Una delle caratteristiche più rilevanti dell’ecosistema digitale della Camera dei Deputati è l’adozione di architetture open source o realizzate localmente, scelte che garantiscono una maggiore indipendenza tecnologica e la protezione delle informazioni strategiche.

Le soluzioni implementate si basano su tecniche di Retrieval Augmented Generation (RAG), adattate attraverso avanzate procedure di fine tuning e distillazione dei modelli, privilegiando l’elaborazione dei dati on-premise o su cloud europeo per assicurare un controllo totale sui flussi informativi.

La trasparenza è ulteriormente rafforzata dalla possibilità di verificare in tempo reale le informazioni: ogni risposta generata dagli assistenti virtuali contiene collegamenti diretti alle fonti ufficiali, offrendo così un riscontro immediato e affidabile. L’implementazione di queste tecnologie è stata preceduta da un’ampia consultazione con università, centri di ricerca e stakeholder pubblici, a conferma della volontà di adottare un approccio inclusivo e multidisciplinare.

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