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La crescente epidemia di solitudine rappresenta una sfida globale e, secondo Mark Zuckerberg, i chatbot di Meta potrebbero essere una soluzione. Con il progetto “Omni”, Meta prepara i primi chatbot proattivi, capaci di avviare conversazioni spontanee con gli utenti, cioè iniziando per primi la conversazione e non più rispondendo ad un primo input dell’utente.
Meta sta collaborando con Alignerr per sviluppare un sistema innovativo che consenta ai chatbot di inviare messaggi di follow-up non richiesti, basandosi su interazioni precedenti. Questa funzionalità sarà disponibile tramite Meta AI Studio, una piattaforma no-code che semplifica la creazione di assistenti virtuali personalizzati, rendendo l’intelligenza artificiale accessibile anche ai non programmatori.
Proattivi, entro certi limiti
Per garantire un’interazione rispettosa, Meta ha introdotto rigide limitazioni. I chatbot potranno contattare solo utenti che abbiano interagito almeno cinque volte con loro negli ultimi 14 giorni. Questi messaggi manterranno il tono e la personalità dell’assistente virtuale, facendo riferimento a conversazioni passate.
L’approccio di Meta si baserebbe su una combinazione di personalizzazione avanzata e proattività controllata, con una forte attenzione ai limiti etici. I chatbot, infatti, eviteranno argomenti controversi o sensibili, a meno che non siano sollevati esplicitamente dall’utente.
Strategia commerciale e impatto sociale
Il progetto Omni, chiaramente, non ha uno scopo sociale ma prettamente economico: Meta punta a generare tra i 2 e i 3 miliardi di dollari entro il 2025 dai suoi prodotti di intelligenza artificiale generativa, e l’aumento dell’engagement con i chatbot AI è cruciale per raggiungere questo obiettivo.
Zuckerberg ha sottolineato che il numero medio di amici stretti degli americani è sceso sotto i tre, evidenziando come l’intelligenza artificiale conversazionale possa integrare le relazioni umane, riducendo il senso di isolamento. C’è un enorme mercato dell’amicizia, quindi, e Meta vuole tuffarcisi dentro.
Alcune funzionalità del progetto Omni sono già operative, mentre altre sono in fase di test. Tuttavia, Meta deve affrontare la concorrenza di piattaforme come Character.AI, attiva dal 2022.