Microsoft ammette: Exchange Online violata da hacker cinesi

Hacker cinesi violano Exchange Online e accedono ad e-mail governative americane: cos'è successo?

A quanto pare il segretario al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo e altri funzionari del Dipartimento di Stato e del Commercio sarebbero stati tra le vittime dell’attacco hacker compiuto da un gruppo cinese conosciuto come Storm-0558.

Ad essere stati presi di mira, nello specifico, sarebbero i servizi di posta elettronica nel contesto di Exchange Online, piattaforma professionale offerta da Microsoft. Secondo i rapporti ufficiali, il Dipartimento di Stato ha comunque negato il furto di dati importanti per la sicurezza nazionale.

Gli hacker avrebbero ottenuto accesso alle caselle di posta personale attraverso Outlook Web Access in Exchange Online, riuscendo ad estrarre il contenuto delle stesse. La stessa Microsoft è stata informata dell’operazione di hacking lo scorso 16 giugno ma, da allora, ha mantenuto la più totale riservatezza, lavorando con i clienti coinvolti nella violazione.

In realtà, però, l’operazione portata avanti dai criminali informatici sarebbe di più ampio respiro. L’0perazione sarebbe avvenuta addirittura lo scorso 15 maggio, con la compromissione complessiva di e-mail per un totale di 25 tra organizzazioni e aziende.

Exchange Online violata, e-mail del governo USA nelle mani di hacker cinesi

Microsoft ha commentato in questo modo l’accaduto “Gli hacker sembrano essersi concentrati sullo spionaggio, ottenendo l’accesso ai sistemi di posta elettronica per la raccolta di informazioni. Questo tipo di avversario cerca di abusare delle credenziali e ottenere l’accesso ai dati che risiedono in sistemi sensibili“.

Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Matthew Miller, nella giornata di mercoledì, ha affermato come il dipartimento ha preso atto dell’attribuzione di Microsoft, pur non volendo esporsi ufficialmente a proposito.

La violazione di Exchange Online è avvenuta solo una decina di giorni dopo un incontro tra il segretario Raimondo e la controparte cinese, Wang Wentau, per discutere delle relazioni tra i due paesi. Rapporti che, al di là di questo caso, sono comunque più che tesi.

Non per niente, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, ha recentemente puntato il dito contro gli Stati Uniti, definendoli “il più grande impero di hacker e ladri informatici del mondo“.

Fonte: theregister.com

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