Microsoft ingaggia ex dirigente di Meta per rafforzare progetti IA

Microsoft ingaggia Jason Taylor, per 13 anni uomo di Meta: ecco come l'azienda di Redmond cerca di andare oltre le attuali frontiere dell'IA.
Microsoft ingaggia ex dirigente di Meta per rafforzare progetti IA

Microsoft vuole giocare un ruolo da protagonista nel nuovo settore dell’Intelligenza Artificiale e, per spiccare tra i tanti altri colossi tecnologici, è alla ricerca di esperti del settore. Proprio per questo motivo, il colosso di Redmond ha ingaggiato l’ex dirigente di Meta Jason Taylor, che si unisce così al team di supercomputing IA dell’azienda.

Nella giornata di ieri è apparso un post su LinkedIn in cui Kevin Scott, CTO di Microsoft, ha confermato come Taylor sarà investito del ruolo di vicepresidente aziendale per aiutare la compagnia ad andare oltre le attuali frontiere tecnologiche relative all’IA.

D’altro canto, il passato di Taylor parla chiaro: lo stesso ha ricoperto il ruolo di vicepresidente delle infrastrutture dell’azienda di Meta, rimanendo legato all’azienda dal 2009 al 2022. Come riportato dal suo stesso profilo LinkedIn, inoltre, si è occupato non solo di IA, ma anche della gestione di dati e dell’infrastruttura della privacy della sua precedente azienda. Un nome di spicco dunque, che promette di dare un’ulteriore spinta di Microsoft in questo contesto rivoluzionario.

Kevin Scott e non solo: Microsoft spinge sull’acceleratore per quanto riguarda l’IA

Al di là della questione del personale, indispensabile a Microsoft per mantenere il passo con i tanti competitor, la compagnia dovrà anche far fronte a problemi legati all’hardware.

Secondo un articolo proposto da The Information, Microsoft e OpenAI stanno elaborando una strategia per costruire una sorta di “supercomputer” da 100 miliardi di dollari. Il progetto, battezzato Stargate, dovrebbe essere sfruttato per alimentare i modelli di OpenAI.

Nonostante Microsoft abbia smentito tali intenzioni, resta evidente che il nodo hardware potrebbe essere di importanza fondamentale per il continuo sviluppo dell’IA o per un’era di stallo nell’evoluzione di tale tecnologia.

Nel frattempo, l’azienda lavora anche sul presente. Di recente Microsoft ha infatti presentato un nuovo sistema per evitare le allucinazioni dell’IA, un problema sempre più sentito da chi lavora quotidianamente con chatbot IA e sistemi simili.

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