Oggi parte ExoMars, ESA e NASA si sfidano alla conquista di Marte

È iniziato il conto alla rovescia per il lancio del primo razzo spaziale nell'ambito della missione ExoMars.

È iniziato il conto alla rovescia per il lancio del primo razzo spaziale nell’ambito della missione ExoMars. Alle 10,31 italiane ExoMars partirà alla volta di Marte: l’obiettivo della missione è quello di studiare l’atmosfera del pianeta rosso ed andare alla ricerca di forme di vita passate, presenti o future.
Si verificherà, insomma, non soltanto se il passato Marte abbia potuto ospitare essere viventi ma soprattutto se ancora oggi siano presenti sulla superficie marziana.

La missione ExoMars è nata dalla collaborazione tra ESA (Agenzia Spaziale Europea) e l’agenzia russa Roscosmos. Il prefisso “exo” fa riferimento alla esobiologia ossia alla disciplina incentrata sullo studio delle forme di vita nell’universo.

Oggi parte ExoMars, ESA e NASA si sfidano alla conquista di Marte
L’Italia è protagonista della missione: nelle steppe russe dove sorge la base spaziale di Baikonur, sono schierati 200 italiani tra ingegneri e tecnici che seguiranno il lancio del razzo pronto sulla rampa alla volte di Marte.
La stessa Agenzia Spaziale Italiana è tra i primi finanziatori dell'”impresa”: l’impegno economico per ExoMars è stato di 350 milioni di euro corrispondenti al 32% del valore complessivo della missione, pari a 1,3 miliardi.

L’avvio della missione ExoMars ed il lancio del razzo europeo possono essere seguiti in diretta a questo indirizzo così come nel riquadro sottostante.

La missione ExoMars mostrerà come l’esplorazione dello spazio non sia “feudo” esclusivo della NASA: l’Europa vuole infatti essere in prima linea anche per ciò che riguarda lo studio e la visita di Marte da parte di un equipaggio umano.

Il razzo ExoMars condurrà nell’orbita di Marte due elementi: un orbiter TGO (Trace Gas Orbiter) che continuerà a ruotare attorno al pianeta per sette anni e il lander EDM (Entry, Descent and Landing Demonstrator) battezzato Schiaparelli (in onore dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli che per primo tracciò una mappa della superficie marziana).
Il lander Schiaparelli si separerà dalla sonda madre intorno ad ottobre 2016 e scenderà sul suolo di Marte. In quattro giorni marziani (4 SOL), la stazione meteo installata sul lander rileverà e registrerà pressione atmosferica, l’umidità, l’elettricità dell’aria e le polveri sottili invitando tutti i dati sulla Terra.

Schiaparelli permetterà anche di acquisire foto 3D del suo marziano, ad altissima risoluzione e servirà per studiare i punti migliori per una missione umana. Inoltre, il lander fungerà da “ponte radio” per una seconda missione che partirà nel 2018.

Dopo il lancio, il primo segnale da parte del razzo europeo dovrebbe essere ricevuto sulla Terra alle 22,29 italiane.

Quanto durerà il viaggio di ExoMars?

Il razzo ExoMars parte oggi proprio grazie alla vicinanza tra Terra e Marte. Le missioni che hanno come obiettivo il raggiungimento di Marte, infatti, vengono studiate attentamente esaminando quelle che sono le finestre di lancio migliori in assoluto.
La distanza tra Terra e Marte, infatti, varia continuamente in funzione della loro orbita attorno al Sole. La distanza minore tra la Terra e Marte si ha quando il pianeta rosso si trova nel punto più vicino al Sole (perielio) e la Terra è al suo più lontano (afelio).
Questa condizione, tuttavia, non si è mai verificata nella storia (almeno da quando l’uomo ha iniziato ad interessarsi del cosmo): per il lancio dei razzi, quindi, è necessario studiare le orbite e calcolare le condizioni migliori.
Nel 2003 si è registrata la distanza minore tra Terra e Marte: 56 milioni di chilometri (mediamente i due pianeti si trovano a 225 milioni di chilometri; la distanza più ampia è invece pari a poco più di 400 milioni di chilometri).

Grazie all’attuale “vicinanza” tra Terra e Marte, la sonda ExoMars dovrebbe raggiungere il pianeta marziano in soli sette mesi di viaggio.

Proprio in queste ore la NASA ha provato, con successo, i motori del razzo RS-25 che dovrebbe portare un team di astronauti, nel prossimo futuro, sulla superficie marziana.
Secondo la NASA, l’obiettivo è quello di portare l’uomo sul suolo del pianeta rosso nel giro di 20 anni.

Aggiornamento: il lancio è avvenuto con successo, come da programma.

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