OpenAI lancia GPT-5.1: cosa cambia con il nuovo chatbot?

OpenAI presenta GPT‑5.1 con due modalità (Instant e Thinking), otto preset di personalità: possibili criticità sul browser Atlas.
OpenAI lancia GPT-5.1: cosa cambia con il nuovo chatbot?

Nel panorama dell’Intelligenza Artificiale, ogni novità segna un punto di svolta, ma con GPT 5.1 OpenAI sembra aver impresso una nuova accelerazione, spingendo il settore verso una sofisticazione senza precedenti e, allo stesso tempo, portando con sé nuove ombre legate alla sicurezza e alla governance dei dati.

A soli tre mesi dal lancio del suo predecessore, la società californiana propone una piattaforma ancora più modulare e versatile, ma non senza criticità che stanno già facendo discutere esperti e addetti ai lavori.

Instant, Thinking e non solo: ecco GPT-5.1

La scelta della compagnia di rilasciare due varianti distinte del suo nuovo modello rappresenta una strategia di segmentazione pensata per soddisfare esigenze sempre più eterogenee. Da una parte troviamo GPT 5.1 Instant, ottimizzato per garantire interazioni rapide e naturali: la soluzione ideale per chi cerca un assistente virtuale capace di sostenere conversazioni fluide e risposte immediate, perfette per l’uso quotidiano o per gestire richieste di customer service.

Dall’altra, GPT 5.1 Thinking si propone come alleato nei compiti più complessi, allocando in modo intelligente le risorse computazionali in base alla difficoltà delle richieste e restituendo soluzioni più articolate, meno schematiche e, soprattutto, più “umane”.

Un aspetto che sta suscitando grande interesse tra i professionisti della comunicazione e del content management è la possibilità di modellare la “voce” del sistema attraverso gli otto preset personalità introdotti da OpenAI: Default, Professional, Friendly, Candid, Quirky, Efficient, Nerdy e Cynical.

Ogni preset consente di adattare il tono e lo stile dell’assistente virtuale alle esigenze specifiche del contesto d’uso, mentre i controlli granulari permettono di intervenire su elementi come l’uso delle emoji, il registro linguistico e il grado di formalità. Il risultato è una comunicazione meno robotica e più coinvolgente, che apre nuovi scenari per la collaborazione tra team creativi, servizi di assistenza e reparti aziendali orientati all’innovazione.

Questione Atlas

Nonostante l’entusiasmo per le nuove funzionalità, l’introduzione del browser Atlas integrato nella piattaforma ha acceso un acceso dibattito tra gli esperti di sicurezza informatica. Il rischio più discusso riguarda la possibilità di prompt injection indiretti: in pratica, contenuti malevoli nascosti all’interno delle pagine web potrebbero indurre il modello a comportarsi in modo imprevisto o, peggio ancora, ad eseguire comandi non autorizzati.

Questo scenario apre interrogativi inquietanti sulla sicurezza del browser e sulla reale capacità di OpenAI di prevenire exploit che potrebbero compromettere dati sensibili o minare la fiducia degli utenti nel sistema. La società ha dichiarato di essere al lavoro su nuove contromisure, ma la comunità chiede maggiore trasparenza sui test condotti e sulle strategie di mitigazione adottate.

Il rilascio graduale di GPT 5.1 segue una logica commerciale ben precisa: inizialmente disponibile per gli abbonati Pro, Plus e Business, la piattaforma sarà estesa agli utenti gratuiti solo in una seconda fase. Questa finestra di transizione, che prevede la coesistenza di GPT-5 per novanta giorni, offre alle aziende il tempo necessario per adattare le proprie integrazioni e valutare i benefici delle nuove funzionalità. Tuttavia, la scelta solleva anche questioni delicate legate alla governance, alla compliance normativa e alla protezione dei dati sensibili, che dovranno essere affrontate con la massima attenzione per evitare rischi di natura legale e reputazionale.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti