Oracle presenta OCI Zettascale10, un nuovo supercomputer da 16 zettaFLOPS

Oracle annuncia OCI Zettascale10 in collaborazione con OpenAI: fino a 16 zettaFLOPS collegando 800.000 GPU NVIDIA.
Oracle presenta OCI Zettascale10, un nuovo supercomputer da 16 zettaFLOPS

Nel panorama tecnologico globale, la corsa verso una nuova era dell’Intelligenza Artificiale si fa sempre più serrata, con un’accelerazione senza precedenti nella realizzazione di infrastrutture computazionali di scala industriale.

In questo contesto, Oracle ha recentemente presentato una soluzione che promette di ridefinire gli standard del settore: il supercomputer cloud OCI Zettascale10, che si annuncia come il più potente mai concepito per l’AI. Un annuncio che non solo accende i riflettori sulle capacità di calcolo, ma pone interrogativi e aspettative sul futuro stesso dell’AI su scala globale.

Al cuore di questa innovazione c’è la nuova architettura OCI Zettascale10, progettata per raggiungere prestazioni fino a 16 zettaFLOPS grazie al collegamento di un numero impressionante di GPU: si parla di 800.000 processori NVIDIA distribuiti tra diversi data center.

La portata di questo progetto è testimoniata anche dalla recente partnership tecnica con OpenAI per il supercluster Stargate in Texas, una mossa che segna l’intensificarsi della competizione tra i colossi del cloud, tutti decisi a dominare la nuova frontiera dell’infrastruttura AI.

OCI Zettascale10 è il futuro dell’AI grazie alla rete Acceleron RoCE

Elemento chiave della soluzione Oracle è la rete proprietaria Acceleron RoCE, sviluppata per assicurare una scalabilità senza precedenti e una affidabilità elevata nelle operazioni più intensive, come l’addestramento dei modelli AI di ultima generazione. Questa tecnologia si distingue per l’utilizzo di schede di rete che agiscono come mini-switch, operando su piani separati e garantendo così prestazioni ottimali anche in scenari multi-data center.

L’adozione di tecnologie ottiche avanzate, come Linear Pluggable Optics e Linear Receiver Optics, consente inoltre di contenere sia i consumi energetici che le esigenze di raffreddamento, senza sacrificare la larghezza di banda. Il contributo di NVIDIA risulta determinante: l’integrazione dell’ecosistema hardware e software dell’azienda con OCI Zettascale10 promette di accelerare la transizione dell’AI dalla fase sperimentale a quella produttiva su vasta scala.

La nuova infrastruttura Oracle sarà la spina dorsale del supercluster Stargate di OpenAI, localizzato ad Abilene, Texas. Qui, la personalizzazione della rete Acceleron RoCE è stata studiata per concentrare la maggior parte dell’energia sulle capacità di calcolo, ottimizzando così l’efficienza complessiva dell’intero sistema. Una strategia che, secondo OpenAI, rappresenta un salto qualitativo nell’evoluzione delle infrastrutture dedicate all’intelligenza artificiale.

La disponibilità di OCI Zettascale10 è prevista per la seconda metà del 2026. Per rendere possibile questa visione, Oracle ha annunciato investimenti superiori a 300 miliardi di dollari, destinati a potenziare la capacità elettrica di Texas, New Mexico e Midwest di circa 4,5 gigawatt. Numeri che riflettono la portata della sfida, ma che sollevano anche interrogativi sulla catena di approvvigionamento, sulle infrastrutture elettriche e sulla sostenibilità di operazioni di tale entità.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti