Perché Intel investe su Linux 7.0 e introduce il supporto multi-queue per le GPU

Cosa comporta l’introduzione del supporto multi-queue nel driver Xe di Intel per Linux 7.0? Un'evoluzione chiave che apre a una gestione più efficiente e parallela dei carichi di lavoro lato GPU, fondamentale per applicazioni moderne come inferenza AI, HPC e ambienti cloud.

Con l’avvicinarsi di Linux 7.0 (e della fase finale di sviluppo del ramo 6.20), Intel sta introducendo una serie di modifiche strutturali al driver Xe, il nuovo driver per grafica e computing, progettato per diventare nel tempo il principale sostituto dello storico driver i915. I contributi non sono semplici ottimizzazioni marginali, ma pongono le basi per un uso molto più moderno delle GPU e degli acceleratori AI su Linux.

Cos’è il supporto multi-queue

Tradizionalmente, le GPU Intel (e molte altre GPU) gestiscono il lavoro tramite una singola coda per tipo di operazione. Funziona bene per carichi semplici, ma mostra limiti evidenti quando più applicazioni condividono la stessa GPU, i carichi di lavoro sono altamente paralleli (AI, inferenza, HPC), si vogliono ridurre latenze e tempi morti dell’hardware.

Con l’arrivo di acceleratori dedicati all’AI, come Intel Crescent Island, questo genere di modello diventa un collo di bottiglia.

Il multi-queue permette di avere più code di comandi attive contemporaneamente sulla stessa GPU o acceleratore. Più flussi di calcolo possono avanzare in parallelo; le operazioni di copia dati (BCS) non bloccano quelle di calcolo (CCS); l’hardware resta occupato più a lungo, riducendo sprechi di cicli.

Il punto chiave è che non cambia il modello di programmazione per le applicazioni, ma migliora radicalmente come il kernel Linux programma e distribuisce il lavoro sull’hardware.

Perché Crescent Island è il primo dispositivo a supportare il multi-queue

L’introduzione del supporto multi-queue nel driver Xe su Linux non è un cambiamento isolato, ma fa parte di una strategia molto più ampia di Intel che ruota attorno a Crescent Island, la futura GPU per data center ottimizzata per l’inferenza AI.

Crescent Island è una Data Center GPU progettata specificamente per fare inferenza AI, non per il training e nemmeno per il rendering grafico tradizionale. Intel l’ha presentata ufficialmente all’OCP Global Summit 2025 come risposta a un cambiamento strutturale nel mondo dell’AI.

Oggi l’AI non è più solo addestramento offline: si parla di modelli che rispondono in tempo reale, di AI agentica, di “tokens-as-a-service” (l’infrastruttura AI fornisce token di output – parole, frammenti di testo, risposte – su richiesta, invece di eseguire lunghi processi di addestramento), di inferenza distribuita dal cloud all’edge.

Questo tipo di carichi richiede bassa latenza, parallelismo elevato e grande efficienza energetica, più che pura potenza di calcolo.

Xe3P_XPC (la piattaforma di Crescent Island) è progettata fin dall’inizio come acceleratore AI, non come GPU grafica tradizionale. Questo significa:

  • carichi lunghi e paralleli
  • elevata pressione sulla gestione delle code
  • necessità di massimizzare throughput ed efficienza energetica

Il multi-queue è quindi una funzionalità hardware nativa, che il driver Xe ora inizia a sfruttare su Linux.

Il ruolo fondamentale del driver Xe in Linux 7.0

Il driver Xe non è solo un nuovo driver grafico, ma un’infrastruttura moderna pensata per GPU discrete, acceleratori AI, ambienti virtualizzati, data center e cloud.

Le modifiche introdotte adesso sono quindi fondamentali perché arrivano prima del lancio commerciale dell’hardware, permettendo a Linux di essere pronto fin dal primo giorno.

Linux 7.0 segnerà la maturità del driver Xe, l’ingresso in grande stile di Intel nel mercato degli acceleratori AI su Linux, consegnerà agli utenti una piattaforma pronta per carichi moderni (AI, ML, HPC, cloud). Oltre al supporto multi-queue, Intel ha infatti aggiunto ulteriori contributi, nei segmenti della virtualizzazione, gestione avanzata della memoria, efficienza energetica e stabilità che rendono Linux 7.0 molto più solido per l’uso professionale.

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