Nel segno dell’innovazione e della solidità dello storage in ambito aziendale, QNAP alza ancora l’asticella con il nuovo TS-h2477AXU-RP, un NAS ZFS a 24 vani che combina prestazioni elevate, espandibilità di ultima generazione e protezione dei dati di livello mission-critical per le infrastrutture IT più esigenti.
Basato su chip AMD Ryzen 7 PRO serie 7000, il nuovo NAS TS-h2477AXU-RP rappresenta una scelta di primo piano per le aziende che gestiscono flussi di dati massivi, workload virtualizzati e ambienti di produzione multimediale su larga scala.

Architettura ZFS: integrità e performance nel nuovo NAS QNAP
Il NAS TS-h2477AXU-RP basa il suo funzionamento sul file system ZFS, una scelta che posiziona il prodotto di casa QNAP come soluzione di riferimento per la protezione e la gestione intelligente dei dati aziendali.
Oltre al tradizionale supporto per snapshot e cloning, il sistema integra funzioni di self-healing, deduplicazione in linea e compressione trasparente, riducendo l’impatto sull’I/O e migliorando la longevità delle unità SSD.
La protezione WORM (Write Once, Read Many) e il meccanismo di disaster recovery tramite SnapSync completano un dispositivo progettato per garantire immutabilità e continuità operativa, due aspetti sempre più critici in scenari soggetti a normative sulla conservazione dei dati e sottoposti alla crescente minaccia dei ransomware.

Potenza di calcolo e accelerazione hardware con Ryzen PRO
Come accennato nell’introduzione, QNAP ha scelto la piattaforma AMD Ryzen 7 PRO 7000 per il suo NAS TS-h2477AXU-RP. Si tratta infatti di un processore a 8 core e 16 thread con grafica Radeon integrata, capace di offrire un bilanciamento ottimale tra efficienza energetica, prestazioni e sicurezza.
Il supporto fino a 192 GB di RAM DDR5 (con opzione ECC) garantisce margini di crescita anche per carichi di lavoro complessi, come virtualizzazione, rendering multimediale 4K/8K o analisi di big data. La presenza della GPU integrata consente inoltre l’elaborazione parallela di flussi grafici o l’accelerazione hardware per la transcodifica video e analisi multimediale basata su AI.
PCIe Gen 4 e M.2 Gen 5: flessibilità e velocità su misura
Una delle caratteristiche distintive del TS-h2477AXU-RP sono le sue estese possibilità di espansione. Con tre slot PCIe Gen 4 e due slot M.2 PCIe Gen 5, il sistema consente l’integrazione di schede di rete fino a 25 GbE, acceleratori GPU, moduli QM2 o unità cache NVMe di ultima generazione.
La configurazione apre le porte a un’evoluzione progressiva dell’infrastruttura, adattabile tanto ai contesti di data center consolidati quanto a implementazioni edge o ambienti di produzione audiovisiva ad alte prestazioni.
Grazie alla compatibilità con JBOD SAS, SATA e PCIe, il nuovo NAS può estendere la sue abilità di archiviazione su scala petabyte. Questa flessibilità lo rende una piattaforma particolarmente adatta per tutte quelle imprese che devono affrontare una crescita costante dei dati non strutturati: dagli archivi video ai backup incrementali, fino a repository di macchine virtuali e database distribuiti.
Networking nativo Multigigabit e sicurezza operativa
Il comparto di rete del TS-h2477AXU-RP non lascia spazio a compromessi: due porte 2,5 GbE e due porte 10 GbE integrate consentono una connettività immediata ad alta velocità, mentre la possibilità di espansione fino a 25 GbE tramite PCIe permette di scalare senza sostituire l’hardware esistente.
Il Port Trunking garantisce aggregazione di banda e failover automatico, assicurando che le operazioni mission-critical non subiscano interruzioni in caso di guasti di rete.
A questo si aggiunge la presenza di alimentatori ridondanti hot-swap, una scelta progettuale tipica dei sistemi data center che massimizza la disponibilità e la robustezza contro interruzioni improvvise e guasti elettrici.
Pianificazione a lungo termine e sostenibilità operativa
Un aspetto spesso trascurato ma cruciale in ambito aziendale è la longevità del ciclo di vita dei dispositivi.
QNAP ha annunciato che il NAS TS-h2477AXU-RP sarà disponibile e supportato fino al 2030, offrendo alle aziende una base hardware stabile e prevedibile. Un approccio che assiste costantemente i clienti nelle attività di manutenzione, rende prevedibili gli aggiornamenti software e migliora l’ottimizzazione dei costi operativi nel lungo periodo.