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RISC-V International si prepara ad annunciare un traguardo storico. Stando a una nota apparsa su LinkedIn, l’architettura RISC-V avrebbe già conquistato il 25% nel mercato del silicio, un risultato che supera di diversi anni le previsioni iniziali. Secondo quanto anticipato dal gruppo di analisi SHD, i dati ufficiali saranno presentati al RISC-V Summit North America, in programma a Santa Clara il 21 ottobre prossimo. A questo ritmo, i ricavi globali legati alla proprietà intellettuale (IP) RISC-V dovrebbero superare i 2 miliardi di dollari entro il 2031, con oltre 21 miliardi di chip spediti nello stesso periodo.
RISC-V: un modello aperto che accelera l’innovazione
RISC-V non è una tecnologia “open-source” in senso stretto, ma un open standard: chiunque può utilizzare l’ISA (Instruction Set Architecture) – cioè il linguaggio che definisce le istruzioni eseguibili da una CPU – senza pagare licenze o royalty. Questo modello ha permesso a università, startup e colossi tecnologici di collaborare liberamente allo sviluppo di nuovi processori, creando un ecosistema fertile e dinamico.
A differenza di Arm, che monetizza attraverso licenze e core pre-progettati offrendo supporto diretto ai clienti, RISC-V adotta una logica di trasparenza e partecipazione comunitaria, riducendo le barriere economiche all’ingresso e favorendo una diversificazione tecnologica senza precedenti.
Oltre i microcontrollori: il nuovo fronte dell’Edge AI
Fino a pochi anni fa, la diffusione di RISC-V si concentrava su microcontrollori (MCU) per dispositivi IoT e applicazioni automotive. Oggi la crescita è trainata dal suo impiego in sistemi di Edge AI, cioè infrastrutture di calcolo distribuite che elaborano i dati localmente, vicino alla fonte, anziché inviarli al cloud.
Questa tendenza sta trasformando il ruolo dell’ISA RISC-V nel panorama dell’intelligenza artificiale, rendendola una scelta strategica per ridurre latenza, costi energetici e dipendenza da piattaforme proprietarie.
L’interesse delle Big Tech e la nuova frontiera lato GPU
Il successo di RISC-V non è passato inosservato ai grandi nomi del settore. Google, AWS e NASA saranno tra i protagonisti del Summit di Santa Clara, ma è Meta a fare notizia: la società ha recentemente acquisito Rivos, una startup specializzata in GPU basate su RISC-V, con l’obiettivo di sviluppare acceleratori AI proprietari e liberarsi progressivamente dalle architetture chiuse come x86 e Arm.
Anche NVIDIA si è mossa per integrare il supporto RISC-V nella sua piattaforma CUDA, aprendo la strada a futuri ambienti di sviluppo eterogenei, dove CPU, GPU e acceleratori potranno condividere un linguaggio di base comune.
Parallelamente, progetti come il porting di Steam x86 su RISC-V dimostrano che l’ecosistema sta maturando rapidamente anche sul fronte consumer e gaming.
Un traguardo che ridisegna gli equilibri del silicio
Solo un anno fa, Omdia stimava che RISC-V avrebbe raggiunto il 25% del mercato globale dei semiconduttori non prima del 2030. Il netto balzo in avanti, in largo anticipo sulle tempistiche, evidenzia un cambiamento strutturale nel settore: sempre più aziende stanno cercando indipendenza tecnologica, riducendo la dipendenza da licenze costose e infrastrutture centralizzate.
Il modello aperto di RISC-V si sta rivelando un catalizzatore per l’innovazione sovrana, soprattutto in ambiti strategici come l’industria automobilistica, le telecomunicazioni e il calcolo scientifico. Se la tendenza proseguirà a questo ritmo, il prossimo decennio potrebbe consacrare RISC-V non solo come un’alternativa ad Arm, ma come il nuovo standard universale dell’elaborazione digitale.
Chi è e cosa fa RISC-V International
RISC-V International è l’organizzazione senza scopo di lucro che definisce, mantiene e promuove lo standard aperto RISC-V. Fondata nel 2015 come evoluzione del progetto accademico dell’Università di Berkeley, coordina una vasta comunità globale di aziende, università e centri di ricerca, garantendo la conformità tecnica delle implementazioni e favorendo lo sviluppo collaborativo di nuove estensioni per applicazioni che spaziano dall’IoT all’Edge AI e ai supercomputer.
Grazie al modello open-standard, RISC-V International permette a chiunque di progettare processori senza licenze o royalty, riducendo la dipendenza dalle architetture proprietarie come ARM o x86 e accelerando l’innovazione nel settore dei semiconduttori.
Tra gli oltre 3.000 membri figurano giganti come Google, NVIDIA, Meta e Western Digital, a testimonianza dell’impatto crescente dell’ISA RISC-V nell’industria globale.