Search.com: arriva offerta da capogiro per l'acquisizione di Chrome

Search.com supera Perplexity con un'offerta da 35 miliardi per Chrome: tutto sull'ambizioso progetto per rinnovare il browser.
Search.com: arriva offerta da capogiro per l'acquisizione di Chrome

Nel cuore del panorama tecnologico globale si sta consumando una vera e propria battaglia a suon di offerte miliardarie che potrebbe ridefinire le dinamiche della ricerca online.

La notizia che scuote il settore arriva da Search.com, la piattaforma alimentata dall’Intelligenza Artificiale e sostenuta da J.P. Morgan, che ha messo sul piatto una cifra record di 35 miliardi di dollari per acquisire Chrome, il browser che da anni domina incontrastato il mercato mondiale. Un’offerta che non solo supera la già clamorosa proposta avanzata da Perplexity, ma che apre scenari completamente nuovi nel rapporto tra utenti e giganti del web.

L’operazione, se dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe uno spartiacque nella storia del web. Search.com ha illustrato una strategia profondamente innovativa, articolata su tre pilastri destinati a cambiare le regole del gioco: l’introduzione di un sistema di cashback per gli utenti, la creazione di meccanismi di revenue sharing con gli editori e una drastica riduzione della pubblicità invasiva durante la navigazione.

Search.com potrebbe cambiare radicalmente Chrome

“Vogliamo porre fine all’esperienza web soffocata dagli annunci”, si legge nel comunicato ufficiale diffuso da Search.com, che sottolinea la volontà di offrire una navigazione più fluida e meno intrusiva. Una visione che, almeno in parte, richiama le soluzioni già sperimentate dal browser Brave, ma che si distingue per ambizioni più ampie e per una struttura economica più articolata, che mira a rendere sostenibile un modello basato su premi agli utenti e valorizzazione degli editori.

Il piano di Search.com si inserisce in un contesto di crescente insoddisfazione da parte degli editori, che negli ultimi mesi hanno visto diminuire il traffico diretto verso i propri siti a causa di strumenti come AI Mode e AI Overview. Questi sistemi, integrando risposte e sintesi generate dall’AI direttamente nelle pagine dei motori di ricerca online, riducono sensibilmente la visibilità dei contenuti originali, con ricadute economiche importanti per chi produce informazione e approfondimento di qualità.

Tuttavia, la proposta solleva interrogativi rilevanti sulla sua reale sostenibilità: come sarà possibile garantire cashback e revenue sharing in un contesto in cui la pubblicità viene fortemente limitata? Gli analisti ipotizzano che la piattaforma possa puntare su modelli di abbonamento premium, servizi aggiuntivi a pagamento o su innovative partnership commerciali, ma i dettagli restano al momento riservati.

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