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Il panorama tecnologico dei dispositivi mobili sta vivendo una trasformazione profonda grazie all’arrivo di una nuova estensione destinata a rivoluzionare l’intelligenza artificiale su Android. Si tratta della SME2 (Scalable Matrix Extension 2), una soluzione avanzata progettata da Arm che promette di ridefinire gli standard di prestazioni e reattività delle applicazioni AI su smartphone e tablet. Presentata sotto il nuovo brand Lumex, questa architettura innovativa è pronta a trasferire nei dispositivi consumer la potenza già sperimentata in server e workstation professionali, rendendo l’esperienza mobile ancora più intelligente e personalizzata.
SME2: le novità per l’AI su Android
L’elemento di svolta introdotto da SME2 risiede nella sua capacità di ottimizzare drasticamente le operazioni matematiche su matrici, il cuore pulsante di qualsiasi algoritmo di machine learning. Grazie a questa estensione, i processori saranno in grado di gestire calcoli complessi con una velocità mai vista prima, consentendo alle applicazioni AI di offrire risposte fino a sei volte più rapide rispetto alle tecnologie attuali. I portavoce di Arm sottolineano che, per la prima volta, sarà possibile garantire un’esperienza AI senza precedenti, dove la reattività e la precisione delle risposte diventeranno un punto di riferimento per l’intero settore.
Un esempio concreto delle potenzialità di SME2 arriva dai test condotti con il modello Gemma 3 di Google: su hardware compatibile, è stato possibile elaborare un testo di 800 parole in meno di un secondo utilizzando un singolo core della CPU.
Per gli utenti, l’impatto dell’arrivo di SME2 sarà tangibile nelle operazioni di tutti i giorni: risposte istantanee alle richieste vocali, traduzioni in tempo reale, riconoscimento delle immagini senza ritardi e una generale sensazione di maggiore fluidità e precisione nelle applicazioni smart. La possibilità di implementare queste funzionalità direttamente a livello di CPU rappresenta inoltre una svolta importante per lo sviluppo di app AI, rendendo la tecnologia più accessibile e democratica anche per chi non dispone di risorse ingegneristiche avanzate.
Un altro aspetto di rilievo riguarda il supporto per gli sviluppatori: SME2 è già pienamente compatibile con i principali framework e librerie per l’intelligenza artificiale, tra cui XNNPACK, llama cpp, MNN di Alibaba e ONNX di Microsoft. Gli sviluppatori che utilizzano KleidiAI di Arm potranno beneficiare automaticamente dei miglioramenti offerti dalla nuova estensione, mantenendo la retrocompatibilità con le versioni precedenti e facilitando così la transizione verso la nuova tecnologia. Questo rende SME2 una soluzione accessibile anche ai programmatori indipendenti, che potranno integrare funzionalità AI avanzate senza dover affrontare la complessità tipica degli acceleratori hardware dedicati.
AI on device: la prossima sfida tra Google, Apple, Samsung e Qualcomm
Nel contesto competitivo, l’introduzione di SME2 potrebbe rappresentare un vantaggio strategico per i dispositivi Android. Mentre Apple M4 ha già implementato una versione di SME nei recenti iPad, gli iPhone con chip A18 non dispongono ancora di questa tecnologia.
Sul fronte Android, i primi processori a integrare la nuova estensione saranno probabilmente quelli basati sulla CPU TRAVIS di Arm, destinati a equipaggiare SoC come MediaTek Dimensity 9500 e, potenzialmente, anche le future generazioni di Exynos di Samsung. Nel frattempo, Qualcomm sembra seguire una strada diversa con la prossima Snapdragon 8 Elite 2, che dovrebbe limitarsi al supporto di SME1 e SVE2, lasciando così un margine di vantaggio competitivo ai produttori che adotteranno per primi la nuova soluzione di Arm.