SPID non muore: rinnovata la convenzione con gli Identity Provider

La nuova convenzione tra AgID, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e gli Identity Provider conferma la piena operatività di SPID per altri 5 anni, consolidandone il ruolo di pilastro dell’identità digitale in Italia.
SPID non muore: rinnovata la convenzione con gli Identity Provider

In tanti avevano annunciato il progressivo abbandono dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), introdotto nel 2016 e meritevole di aver semplificato l’accesso alle piattaforme della Pubblica Amministrazione con un unico meccanismo di autenticazione. Con la sottoscrizione della nuova convenzione tra AgID, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Gestori dell’identità digitale (Identity Provider), coordinati da Assocertificatori, viene confermata la piena continuità operativa di SPID per ulteriori 5 anni.

L’intesa, che rappresenta un passaggio strategico per la governance del sistema, segna non solo un rinnovo formale, ma un rilancio complessivo delle politiche di digital identity in Italia e in Europa, nel solco dell’interoperabilità e dell’evoluzione verso l’European Digital Identity Wallet (EUDI Wallet).

SPID: infrastruttura digitale matura e pilastro della cittadinanza elettronica

A distanza di ben 10 anni dalla sua introduzione, SPID ha superato la soglia delle 41 milioni di identità digitali attive, con oltre 1,2 miliardi di autenticazioni nel 2024 e più di 630 milioni di accessi registrati nel solo primo semestre del 2025.

Secondo i dati dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, l’89% della popolazione Internet italiana utilizza SPID, con una frequenza annuale superiore all’86%: un tasso di adozione che pone l’Italia ai vertici europei per penetrazione e utilizzo effettivo dei sistemi di autenticazione digitale.

Il trend di crescita è costante: con oltre 52.000 nuove identità digitali rilasciate ogni settimana nel 2025, SPID continua a rappresentare il principale strumento di accesso sicuro ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Un ecosistema pubblico-privato che valorizza la fiducia digitale

Assocertificatori osserva che il rinnovo della convenzione SPID si inserisce in un modello di collaborazione pubblico-privato che ha reso l’Italia un caso di studio a livello europeo.

SPID non è soltanto una tecnologia di autenticazione, ma un’infrastruttura abilitante che si integra con ulteriori strumenti, come la firma digitale, l’attivazione di caselle PEC, l’accesso a servizi finanziari, l’attivazione di utenze domestiche e i servizi di telefonia.

Sicurezza, governance e nuovi strumenti di controllo

La nuova convenzione prevede l’istituzione di un tavolo tecnico permanente tra AgID, DTD e Gestori per il miglioramento continuo della sicurezza del sistema SPID.

Tra le misure operative previste:

  • strumenti avanzati per la verifica delle identità attive, che consentiranno ai cittadini di controllare in tempo reale le identità SPID associate al proprio codice fiscale (si tratta della lacuna della quale abbiamo parlato nell’articolo sulla diatriba tra SPID e CIE);
  • audit di conformità e aggiornamento dei protocolli di sicurezza, in linea con le più recenti linee guida europee in materia di digital identity e cybersecurity;
  • rafforzamento delle policy di autenticazione multifattore (MFA) e dei meccanismi di protezione anti-phishing, in un’ottica di prevenzione proattiva delle minacce informatiche.

Un impegno condiviso per la sostenibilità economica

Il tema della sostenibilità economica e operativa del sistema SPID è al centro del nuovo accordo. Gli Identity Provider accreditati hanno ottenuto conferma dei contributi governativi a sostegno degli investimenti infrastrutturali e dell’eventuale introduzione di modelli di valorizzazione economica della base utenti, in linea con le logiche di mercato già previste dalla precedente convenzione.

L’evoluzione risponde alla necessità di garantire un servizio sempre aggiornato e sostenibile, in grado di continuare a offrire autenticazioni sicure e continue per cittadini, imprese e professionisti. L’obiettivo condiviso è quello di conciliare efficienza gestionale, tutela dei dati personali e continuità del servizio pubblico digitale.

Verso SPID per imprese e professionisti: un nuovo capitolo

Uno degli aspetti più innovativi del rinnovo è l’estensione dell’identità digitale a persone giuridiche e professionisti.

Il nuovo SPID “business-ready” consentirà a imprese, studi professionali, associazioni di categoria e ordini di disporre di identità digitali qualificate per l’accesso a portali istituzionali, la firma di documenti e la gestione di deleghe aziendali.

Si tratta di un passo strategico per l’integrazione di SPID nei processi B2B, con un impatto diretto sulla digitalizzazione delle catene del valore e sull’efficienza amministrativa delle organizzazioni italiane.

L’Italia verso l’identità digitale europea

La nuova convenzione si colloca in un quadro più ampio di armonizzazione con il regolamento eIDAS 2.0 e con lo sviluppo dei Wallet europei di identità digitale.

AgID e DTD lavoreranno con gli Identity Provider per garantire la piena interoperabilità tra SPID e i futuri EUDI Wallet pubblici e privati, assicurando che l’esperienza italiana resti un riferimento nel processo di digitalizzazione europeo.

In questo contesto, l’Italia punta a rafforzare il proprio ruolo di apripista nel Digital Single Market, promuovendo un ecosistema basato su fiducia, accessibilità e competitività.

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