SSD modulare Samsung: addio all’obsolescenza, ecco come funziona

Samsung svela al CES 2026 i suoi SSD modulari, progettati per aggiornare singoli componenti come controller e memoria senza sostituire l’intera unità. AM9C1 E1.A punta all’automotive, garantendo durabilità e resistenza in condizioni estreme; PM9E1 22x42 combina prestazioni elevate e formato ultra-compatto per laptop e dispositivi mobili.
SSD modulare Samsung: addio all’obsolescenza, ecco come funziona

Il CES di Las Vegas (6-9 gennaio 2026) scalda i motori ma in vista dell’importante kermesse, c’è un’azienda che già fa incetta di Innovation Awards. Si tratta di Samsung che introduce e porta al grande pubblico il concetto di SSD modulare: un dispositivo innovativo progettato in modo che i componenti principali possano essere separati, sostituiti o aggiornati senza dover cambiare l’intera unità. Nei modelli tradizionali, controller e memoria NAND sono saldati insieme su un singolo circuito stampato, quindi se uno dei componenti si guasta o diventa obsoleto, l’intero SSD deve essere sostituito.

Detachable SSD: Samsung AM9C1 E1.A

Il concetto di SSD modulare non è un’esclusiva di Samsung, ma l’azienda sudcoreana è la prima a proporre un design modulare per l’ambito automotive su scala industriale, con componenti separabili e aggiornabili come nel Detachable SSD AM9C1 E1.A.

Un prodotto come AM9C1 E1.A integra alcune caratteristiche peculiari:

  • Controller separato dalla NAND. Il controller PCIe 4.0 (che gestisce le operazioni di lettura/scrittura e l’ottimizzazione dei dati) è fisicamente separato dai chip di memoria NAND.
  • Upgrade facilitato. Se in futuro il mercato dovesse offrire chip NAND più veloci o controller più avanzati, è possibile sostituire solo quel componente, migliorando prestazioni e durata senza dover acquistare un nuovo SSD.
  • Migliore dissipazione del calore. Separare controller e NAND riduce il surriscaldamento, aumentando l’affidabilità, soprattutto in ambienti difficili.
  • Durabilità avanzata. Il design modulare consente di realizzare connettori e adattatori resistenti a shock, vibrazioni e variazioni termiche.

Perché l’automotive è il campo applicativo più scontato

I veicoli, specialmente quelli con sistemi avanzati di infotainment o guida autonoma, operano in contesti molto più severi rispetto a PC o server. Per via di temperature estreme (da -40 °C a oltre 85 °C in abitacoli o motori); vibrazioni continue e shock meccanici dovuti al movimento su strada; umidità, polvere e interferenze elettriche.

Questi fattori rendono necessario un design modulare robusto, con controller e NAND separati e connettori automotive-grade. In altre applicazioni, come PC o laptop, le condizioni ambientali sono molto più controllate, quindi la modularità serve meno.

I veicoli, inoltre, hanno un ciclo di vita di 10–15 anni, molto più lungo rispetto a un PC o uno smartphone. Sistemi di storage integrati nei veicoli devono poter essere aggiornati o sostituiti senza cambiare tutto il sistema (ad esempio upgrade del controller PCIe o della NAND per capacità maggiore).

Ancora, le vetture moderne ospitano sistemi di infotainment, AI a bordo, telecamere, sensori LIDAR e sistemi di guida autonoma: tutto ciò genera una grande mole di dati che richiede storage affidabile, rapido e facilmente aggiornabile.

Standardizzazione del settore

Formati come E1.A e specifiche automotive-grade hanno creato un ecosistema industriale pronto a ricevere soluzioni modulari. Altri settori, come server o mobile, stanno ancora valutando la modularità come vantaggio commerciale; l’automotive ha invece necessità concrete e immediate, quindi è il campo applicativo più ovvio.

La capacità dell’unità SSD modulare Samsung AM9C1 E1.A è compresa tra 128 GB e 2 TB con prestazioni in lettura sequenziale fino a 4.700 MB/s e scrittura fino a 1.400 MB/s.

PM9E1 M.2 22×42: compatto ma potentissimo

In vista del CES 2026, Samsung ha inoltre in serbo il nuovo SSD PM9E1 M.2 22×42, variante ultra-compatta del PM9E1, pensata per laptop sottili, tablet o mini-PC, pur mantenendo le stesse prestazioni elevate del modello più grande.

SSD Samsung PM9E1 M.2

  • Dimensioni: 22 mm x 42 mm, più corto del classico 2280 ma più lungo dei moduli 2230 usati, ad esempio, su dispositivi come lo Steam Deck.
  • Velocità: lettura sequenziale fino a 14,8 GB/s, scrittura fino a 13,4 GB/s.
  • Tecnologia: controller proprietario Samsung Presto a 5 nm e memoria V8 TLC V-NAND, basata sulle tecnologie dei modelli consumer di fascia alta come il 9100 Pro.
  • Capacità: fino a 4 TB, eccezionale per un SSD così compatto.
  • Sicurezza: supporto a SPDM v1.2 per autenticazione e integrità del firmware.

Il PM9E1 22×42 combina dimensioni ridotte, prestazioni estreme e affidabilità, risultando ideale per dispositivi dove lo spazio è limitato ma le esigenze di velocità e sicurezza sono elevate.

LPDDR6: memoria veloce, efficiente e sicura

La terza grande novità di casa Samsung è l’introduzione della nuova memoria LPDDR6 progettata per supportare AI, edge computing e piattaforme mobili avanzate:

  • Processo produttivo: 12 nm.
  • Velocità: fino a 10,7 Gbps.
  • Efficienza energetica: gestione dinamica della potenza con un risparmio del 21% rispetto alla generazione precedente.
  • Espansione I/O: massima larghezza di banda per applicazioni intensive.
  • Sicurezza: meccanismi avanzati per protezione e integrità dei dati in contesti industriali e mission-critical.

La soluzione LPDDR6 di Samsung vuole rappresentare l’equilibrio ideale tra prestazioni elevate, consumo ridotto e affidabilità, adattandosi a sistemi intelligenti, dispositivi mobili di nuova generazione e applicazioni AI complesse.

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