Teams diviso da Microsoft365? La proposta non convince l'UE

Teams diviso da Microsoft365 e venduto separatamente? Alla commissione europea non basta: Microsoft rischia sanzioni e denunce.

Secondo quanto affermato dalla nota testata giornalistica Bloomberg, il tentativo di Microsoft mirato a impedire il reclamo dell’UE rispetto a Teams sarebbe fallito. La Commissione Europea, infatti, sembra non aver ritenuto plausibili i piani di Microsoft per far trasformare Teams in un prodotto autonomo.

Gli organi europei, sempre secondo il suddetto giornale “stanno preparando una comunicazione degli addebiti da inviare alla società, che potrebbe arrivare nei prossimi mesi“. Il rapporto non specificava esattamente il motivo per cui la Commissione Europea intende bocciare tale iniziativa e, almeno al momento, non vi sono indicazioni riguardo potenziali denunce o punizioni nei confronti dell’azienda.

Alla fine di agosto, il colosso di Redmond ha annunciato che avrebbe iniziato a offrire Teams nello Spazio economico europeo e in Svizzera in modo separato dal servizio Microsoft 365 a partire dal primo di ottobre. Il prezzo per questo servizio Teams autonomo sarà di 5 euro al mese (o di 60 euro all’anno) per utente. Microsoft non ha annunciato alcun piano per offrire Teams come prodotto autonomo al di fuori dell’Europa.

Teams si separa da Microsoft 365? L’idea sembra non convincere la Commissione Europea

Gli attuali clienti Microsoft Enterprise in quegli stessi mercati potranno mantenere il loro piano attuale o ottenerne uno senza Teams con un prezzo inferiore. L’azienda ha inoltre promesso di migliorare Microsoft 365 e Office 365 focalizzandosi sull’interoperabilità con altri dispositivi di terze parti.

All’epoca, Microsoft dichiarò che avrebbe continuato a collaborare con la CE durante l’indagine in corso sull’attività di Teams, confermando come sarebbe rimasta aperta all’esplorazione di soluzioni pragmatiche a vantaggio sia dei clienti che degli sviluppatori europei.

Nonostante quanto detto finora, va detto che le posizioni della Commissione Europea e di Microsoft potrebbero cambiare ulteriormente. Per la multinazionale creata da Bill Gates, infatti, potrebbero esservi ulteriori modifiche e concessioni, nel tentativo di evitare sanzioni o denunce e soddisfare i dettami dell’UE.

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