Trascrizione delle riunioni e non solo: ecco le ultime novità per ChatGPT

ChatGPT introduce la trascrizione delle riunioni e i connettori per i principali servizi cloud: salto di qualità per il modello di OpenAI.
Trascrizione delle riunioni e non solo: ecco le ultime novità per ChatGPT

OpenAI ha annunciato nelle scorse ore una serie di importanti aggiornamenti per ChatGPT, puntando a rendere il suo chatbot ancora più importante nel contesto di attività aziendali e nella produttività professionale.

L’azienda guidata da Sam Altman ha introdotto nuove funzionalità che includono la registrazione e trascrizione automatica delle riunioni, oltre a una serie di integrazioni di ChatGPT con piattaforme cloud come Google Drive, Box, Dropbox, SharePoint e OneDrive. Queste novità possono rappresentare una vera e propria svolta soprattutto per gli utenti business, in particolare per i clienti ChatGPT Team, Enterprise ed Education, dimostrando come l’AI faccia ormai parte integrante dei flussi di lavoro quotidiani.

OpenAI presenta la trascrizione automatica delle riunioni e i connettori: ecco cosa cambia

La funzione record mode permette di registrare e trascrivere le riunioni direttamente dall’interfaccia di ChatGPT, generando note strutturate con citazioni temporali, suggerimenti  e la possibilità di trasformare i punti chiave discussi in documenti Canvas, lo strumento di OpenAI dedicato alla scrittura collaborativa e alla programmazione.

Secondo quanto dichiarato da Nate Gonzalez, responsabile dei prodotti business di OpenAI, la registrazione può durare fino a 120 minuti per sessione e le registrazioni audio vengono eliminate subito dopo la trascrizione per garantire la privacy degli utenti. Questa funzione, inizialmente disponibile su macOS per i clienti ChatGPT Team, sarà estesa nelle prossime settimane anche agli utenti Enterprise ed Education.

Anche l’integrazione con i principali servizi cloud in circolazione rappresenta un’evoluzione significativa di ChatGPT. Grazie ai nuovi “connettori”, il modello AI è in grado di cercare, analizzare e rispondere a domande utilizzando i dati contenuti nei documenti aziendali, nelle presentazioni e nei report archiviati nelle suddette piattaforme.

Ad esempio, un analista finanziario può chiedere a ChatGPT di consultare una presentazione aziendale su Google Drive per costruire una tesi d’investimento, oppure un team di marketing può ottenere rapidamente insight dai materiali condivisi su Box. Tutte le operazioni rispettano le gerarchie di accesso e i permessi già impostati dall’organizzazione, garantendo sicurezza e conformità nella gestione dei dati.

OpenAI ha inoltre introdotto connettori per strumenti di ricerca avanzata come HubSpot, Linear e alcune soluzioni specifiche per Microsoft e Google, attualmente in fase beta. Questi permettono la creazione di report dettagliati sfruttando dati interni e informazioni trovate sul web, aumentando la capacità di ChatGPT di supportare attività di ricerca e analisi approfondite. I connettori sono disponibili per tutti gli utenti paganti, mentre il supporto MCP (Model Context Protocol) per l’integrazione con strumenti di ricerca avanzata è riservato ai piani Pro, Team ed Enterprise.

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