Virtualizzazione: VMware Server e Microsoft Virtual PC ora gratuiti

Botta e risposta. Agli inizi di Aprile, Microsoft aveva annunciato la distribuzione gratuita (ved.

Botta e risposta. Agli inizi di Aprile, Microsoft aveva annunciato la distribuzione gratuita (ved. questa pagina) per il download) di Virtual Server 2005 R2 – Enterprise Edition, soluzione per la virtualizzazione che consente alle organizzazioni IT di incrementare la produttività delle attività amministrative e di distribuire rapidamente nuovi server in base a esigenze di business in costante mutamento, implementando e configurando automaticamente computer virtuali facilmente amministrabili tramite strumenti standard di gestione.
Oggi è la volta del rilascio, in versione freeware, di Virtual PC 2004, strumento che si rivolge ad un pubblico ancor più vasto rispetto a Virtual Server.
Virtual PC consente di eseguire, da un unico sistema Windows XP SP2, Windows Server 2003 o Windows 2000 SP4, molti dei sistemi operativi disponibili sul mercato (quindi non solo i prodotti firmati Microsoft ma anche, ad esempio, tutte le principali distribuzioni Linux).
Virtual PC 2004 viene distribuito ora a titolo gratuito insieme con l’ultimo Service Pack, appena reso disponibile.
Originariamente sviluppato da Connectix, Virtual PC può rappresentare un ottimo espediente – ad esempio – per eseguire applicazioni incompatibili con le più recenti versioni di Windows od avere l’opportunità di effettuare operazioni in ambiente Linux senza abbandonare la propria workstation Windows.
Microsoft ha altresì dichiarato che intende, l’anno prossimo, lanciare Virtual PC 2007 con il supporto per Windows Vista offrendo a tutti gli interessati la possibilità di utilizzarlo gratuitamente.
Virtual PC 2004 SP1 è prelevabile, in versione italiana, facendo riferimento a questa pagina (il file d’installazione “pesa” appena 18 MB).
Quasi contemporaneamente anche uno dei più acerrimi rivali – VMware – decide di proporre il download e l’utilizzo gratuito della versione finale di VMware Server, prodotto successore del famoso “GSX Server”.
L’obiettivo dell’azienda, veicolando liberamente la versione “entry-level” delle sue soluzioni per la virtualizzazione, consiste nell’indurre gli utenti a migrare progressivamente alle versioni a pagamento (“ESX Server”). Mentre VMware Server richiede un sistema operativo “host” per poter fruire delle varie funzionalità di virtualizzazione, ESX non necessita di tale requisito. VMware Server opera correttamente anche su piattaforme a 64 bit, supporta sistemi Windows, Linux, NetWare e Solaris ed integra una speciale funzionalità che consente di riportare una macchina virtuale ad uno stato di configurazione precedente. VMware Server è in grado di aprire macchine virtuali create nel formato Microsoft e di leggere i file d’immagine di LiveState Recovery di Symantec.
VMware Server è prelevabile gratuitamente facendo riferimento al sito ufficiale.
Per maggiori informazioni, suggeriamo di consultare questo nostro articolo.

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